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15 Luglio 2024 8a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)

ArteMusicaPoesia

15 Luglio 2024 8a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)

Giotto – lavanda dei piedi

VIII DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Anno B Rito Ambrosiano

Ricordati, Signore, del tuo popolo e perdona

Introduzione

Nella luce della storia dell’Israele di Dio, che sperimenta il dramma dell’infedeltà all’alleanza e come conseguenza la disorganizzazione politica e le razzie dei popoli confinanti, la liturgia di questa Domenica ci invita a rileggere la nostra stessa esperienza di vita. Davanti alla logica del potere e del dominio sugli altri, il cristiano è chiamato a seguire l’esempio stesso di Gesù: Egli «non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti». La sua Parola indica, senza possibilità di fraintendimenti, la via per quanti si dicono e desiderano essere autenticamente suoi discepoli: «Chi vuole diventare grande tra vi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti».

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 13-35

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.

In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, il Signore Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:lo stupendo dialogo fra i due Violini, la Viola, il Violoncello e il Clarinetto nel Quintetto di Mozart, ci introduce in un atmosfera di contemplazione dell’episodio in cui Gesù, con immensa tenerezza e rispetto, si manifesta ai due discepoli che, amareggiati e delusi, si incamminano verso Emmaus; quando si fa riconoscere allo spezzare del pane per poi scomparire alla loro vista, i discepoli fanno ritorno a Gerusalemme pieni di gioia:

«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?»

le note gioiose del Pianoforte nella splendida “Bourrée” in La min da “English Suite” di Bach descrivono il ritorno dei discepoli a Gerusalemme ansiosi di trasmettere agli apostoli l’emozione dell’Incontro con il Risorto.

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO 1Cr 16, 9-11

Cantate al Signore e inneggiate, annunziate tutti i suoi prodigi. Lodate il suo santo nome, si allieti il cuore di chi lo ricerca. Cercate il Signore ed egli vi darà forza, cercate sempre il suo volto.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, il Signore ci invita alla sua mensa e ci raduna in una sola famiglia: con fiducia, riconosciamoci peccatori e bisognosi di salvezza, per essere raggiunti e risanati dalla sua infinita misericordia                             (pausa di silenzio)

Tu che ti sei fatto obbediente fino alla morte: Kyrie, eléison.

Tu che hai offerto la tua vita in riscatto per tutti: Kyrie, eléison.

Tu che ci inviti a seguirti lungo la via della croce: Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato:è stupefacente, emozionante, la bellezza di questo “Preludio-Largo” del Concerto in Mi b Magg di Vivaldi, il Violino, il Violoncello e il Clavicembalo si integrano mirabilmente in un canto supplice:

«Fratelli e sorelle, il Signore ci invita alla sua mensa e ci raduna in una sola famiglia: con fiducia, riconosciamoci peccatori e bisognosi di salvezza, per essere raggiunti e risanati dalla sua infinita misericordia»

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Dio, Padre nostro, unica fonte di ogni dono perfetto, infondi in noi l’amore per te e accresci la nostra fede perché sotto la tua vigilante protezione si affermino e si conservino nei nostri cuori il senso della giustizia e il desiderio del bene. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.   Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Gdc 2, 6-17

I giudici in Israele.

Lettura del libro dei Giudici.

In quei giorni. Quando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono, ciascuno nella sua eredità, a prendere in possesso la terra. Il popolo servì il Signore durante tutta la vita di Giosuè e degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere che il Signore aveva fatto in favore d’Israele. Poi Giosuè, figlio di Nun, servo del Signore, morì a centodieci anni e fu sepolto nel territorio della sua eredità, a Timnat-Cheres, sulle montagne di Èfraim, a settentrione del monte Gaas. Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un’altra, che non aveva conosciuto il Signore, né l’opera che aveva compiuto in favore d’Israele. Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dalla terra d’Egitto, e seguirono altri dèi tra quelli dei popoli circostanti: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, abbandonarono il Signore e servirono Baal e le Astarti. Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici. In tutte le loro spedizioni la mano del Signore era per il male, contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all’estremo. Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li salvavano dalle mani di quelli che li depredavano. Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: nella prima parte della Lettura, il Clavicembalo del delizioso “Preludio” in Mi min Bach racconta con armonie di grande serenità, la storia del Popolo di Israele vissuta, nella Terra Promessa, fedele all’Alleanza con il Signore, sino alla morte di Giosuè; ma con le nuove generazioni che non hanno visto i prodigi operati dal Signore, il popolo cade nell’infedeltà suscitando l’ira del Signore:

«Allora si accese l’ira del Signore contro Israele e li mise in mano a predatori che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno, ed essi non potevano più tener testa ai nemici.»

I due Violoncelli solisti dell’Allegro dal Concerto in Sol min di Vivaldi si scatenano in un dialogo tempestoso con l’Orchestra per narrare le tremende vicende scaturite dall’infedeltà del Popolo di Israele.

SALMO  Sal 105 (106)

Ricordati, Signore, del tuo popolo e perdona.

I figli d’Israele si mescolarono con le genti e impararono ad agire come loro. Servirono i loro idoli e questi furono per loro un tranello. R.

Si contaminarono con le loro opere, si prostituirono con le loro azioni. L’ira del Signore si accese contro il suo popolo ed egli ebbe in orrore la sua eredità. R.

Molte volte li aveva liberati, eppure si ostinarono nei loro progetti e furono abbattuti per le loro colpe; ma egli vide la loro angustia, quando udì il loro grido. R.

Commento al filmato: le note dolcissime, imploranti, dell’Oboe nell’Adagio del Concerto in Si b Magg di Albinoni, cantano con il salmista questo inno supplice:

«Ricordati, Signore, del tuo popolo e perdona.»

EPISTOLA 1Ts 2, 1-2. 4-12

L’annunciatore del Vangelo nella Chiesa.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi.

Voi stessi, fratelli, sapete bene che la nostra venuta in mezzo a voi non è stata inutile. Ma, dopo avere sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come sapete, abbiamo trovato nel nostro Dio il coraggio di annunciarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. Come Dio ci ha trovato degni di affidarci il Vangelo così noi lo annunciamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a Dio, che prova i nostri cuori. Mai infatti abbiamo usato parole di adulazione, come sapete, né abbiamo avuto intenzioni di cupidigia: Dio ne è testimone. E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo. Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi, come una madre che ha cura dei propri figli. Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari. Voi ricordate infatti, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio. Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: è straordinaria, emozionante la bellezza di questo “Allegretto ben Moderato” della Sonata in La Magg di César Franck, le note limpide, appassionate del Pianoforte con quelle profonde, struggenti del Violoncello, cantano la magnifica testimonianza di san Paolo resa ai tessalonicesi:

«Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi, che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile. Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.»

CANTO AL VANGELO Cfr  2Cor 5, 19

Alleluia.

Dio ha riconciliato il mondo in Cristo,

affidando a noi la parola della riconciliazione.

Alleluia.

VANGELO Mc 10, 35-45

Il primo tra voi sarà schiavo di tutti.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Si avvicinarono al Signore Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?». Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra». Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: sono affascinanti le armonie generate dal Pianoforte con l’Oboe e il Fagotto che, con toni di grande serenità, cantano questo insegnamento di Gesù ai suoi discepoli che chiedono posti di potere nel Suo Regno:

«Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

DOPO IL VANGELO Cfr  Na 1, 7. 3a

Il Signore è buono e ci consola nel giorno del dolore; il Signore è forte e paziente, non dimentica chi si affida a lui.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Dio dei nostri padri, che ascolta il grido degli umili, affidiamo con fiducia le nostre preghiere.

Donaci, Signore, il tuo perdono!

Per il Papa, i vescovi, i sacerdoti e i diaconi: con amore e dedizione sempre più grande, perseverino nel servizio di Dio e dei fratelli: preghiamo. R.

Per le famiglie: sostenute dalla partecipazione all’Eucaristia e dalla preghiera, sappiano creare un’autentica comunità di fede e di amore: preghiamo. R.

Per ciascuno di noi: impari ad attuare nella vita il servizio che nasce dall’amore sincero verso il prossimo: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Umile e fiduciosa, la tua famiglia, o Dio, implora da te benedizione e conforto; difendila e rasserenala col tuo aiuto, donale le grazie necessarie all’esistenza terrena e preparala ai beni eterni. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Il pane e il vino che tu hai creato, o Dio misericordioso, a sostegno della nostra debolezza, diventino per noi sacramento di vita eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Ti sei chinato sulle nostre ferite e ci hai guarito, donandoci una medicina più forte delle nostre piaghe, una misericordia più grande della nostra colpa. Così anche il peccato, in virtù del tuo invincibile amore, è servito a elevarci alla vita divina. Con sorprendente larghezza hai infuso nei nostri cuori lo Spirito Santo e ci hai dato di condividere con Cristo risorto l’eterna eredità della tua gloria.

In lui si allietano il cielo e la terra, in lui gli angeli e i santi proclamano il tuo nome; al loro canto uniamo la nostra umile voce e ti innalziamo, o Padre, l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 103 (104), 13b. 14c-15a

Col frutto delle tue opere sazi la terra, o Signore; tu produci il pane della terra e il vino che allieta il cuore dell’uomo.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE Cfr  1Cor 10, 16

Il calice della benedizione, che noi benediciamo, è comunione col sangue di Cristo; il pane, che noi spezziamo, è comunione col corpo di Cristo.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

La tua Chiesa, o Dio, Padre nostro, sia santificata nel vincolo della carità da questa comunione di fede e di grazia, segno della nostra fraternità in Cristo Signore, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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