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06 – 5a Domenica di Avvento – rito Ambrosiano c

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06 – 5a Domenica di Avvento – rito Ambrosiano c

Raffaello pesca miracolosa

V DOMENICA DI AVVENTO – Anno C Rito Ambrosiano

Il Precursore – Introduzione

«Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!»: come in un crescendo, la liturgia di questa Domenica è invito ad affrettare il nostro cammino, perché «la nostra redenzione è vicina, l’antica speranza è compiuta». Giovanni Battista è il Precursore del Signore, il suo primo e più grande testimone, che è «stato mandato avanti a lui». Egli è l’antico, che esulta per la presenza dello Sposo, perché ne conosce la voce e ne annuncia la venuta. «Preparare la via del Signore» significa disporre il cuore e tutta la nostra vita all’accoglienza del Verbo di Dio, per essere – come Giovanni – «voce»  che sa mettersi al servizio della Parola, che è Cristo: «Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: “Rifulga la luce delle tenebre”, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo».

 LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE

Gv 21, 1-14

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.– Dopo questi fatti, il Signore Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberiade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Cristo Signore è risorto! – Rendiamo grazie a Dio!

Commento al filmato: dopo la breve introduzione del Coro nello splendido brano iniziale dal “Beatus Vir” di Vivaldi, le note emozionanti delle due Trombe in dialogo con l’Orchestra del Concerto in Do di Vivaldi, descrivono con toni solenni, maestosi, la terza manifestazione di Gesù Risorto ai Suoi Discepoli con il profetico invito a gettare le reti: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete».

 MESSA NEL GIORNO – RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO– Cfr  Sal 79 (80), 2-4.  15

Rivélati, o tu che siedi sui cherubini!  Manifesta la tua potenza e vieni, Signore, a salvarci. Volgiti a noi, o Dio onnipotente,  guardaci dal cielo e vieni, Signore, a salvarci.

ATTO PENITENZIALE

Pietà di noi, Signore:

Contro di te abbiamo peccato.

Mostraci, Signore la tua misericordia.

E donaci la tua salvezza.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

Commento al filmato:è di una dolcezza e tenerezza luminosa il canto del Pianoforte nella splendida “Gavotte”dalla Sonata in Re min di Domenico Scarlatti; le sue note a ritmo di danza sviluppano una melodia ineffabile che ci introduce con emozione a questa Liturgia:

«Rivélati, o tu che siedi sui cherubini! Manifesta la tua potenza e vieni, Signore, a salvarci.»

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Guarda, o Dio, dal cielo il tuo popolo e vieni; tu che hai dato principio all’azione di salvezza conducila a compimento accrescendo in noi la fede e l’amore per te, nostro Signore e nostro Dio, che vivi e regni con il Padre, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Is 30, 18-26b

Popolo di Sion, che abiti in Gerusalemme, non si terrà più nascosto il tuo maestro.

Lettura del profeta Isaia.

In quei giorni, Isaia disse: «Eppure il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia, per questo sorge per avere pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui. Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere. A un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela», caso mai andiate a destra o a sinistra. Considererai cose immonde le tue immagini ricoperte d’argento; i tuoi idoli rivestiti d’oro getterai via come un oggetto immondo. «Fuori!», tu dirai loro. Allora egli concederà la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno, e anche il pane, prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel giorno il tuo bestiame pascolerà su un vasto prato. I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata con la pala e con il vaglio. Su ogni monte e su ogni colle elevato scorreranno canali e torrenti d’acqua nel giorno della grande strage, quando cadranno le torri. La luce della luna sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte di più, come la luce di sette giorni, quando il Signore curerà la piaga del suo popolo».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: «Popolo di Sion, che abiti in Gerusalemme, non si terrà più nascosto il tuo maestro.»questo annuncio del profeta Isaia è sviluppato dallo splendido “Allegro con Brio”del Quartetto in Fa min “Serioso” di Beethoven con toni ora impetuosi, ora dolcissimi in un caleidoscopio di armonie affascinanti:

«Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere. A un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, non si terrà più nascosto il tuo maestro»

Salmo Responsoriale– Sal 145 (146) Vieni, Signore, a salvarci.

Il Signore rimane fedele per sempre, rende giustizia agli oppressi, dà il pane agli affamati. Il Signore libera i prigionieri. R.

Il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri. R.

Egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi. Il Signore regna per sempre, il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.

Commento al filmato:sono di una bellezza carica di mistero le note dell’Organo nel dolcissimo “Adagio” della Toccata Adagio e Fuga in Do Magg di Bach, il loro canto appassionato accompagna la preghiera del salmista:

«Vieni, Signore, a salvarci»

EPISTOLA (2Cor 4, 1-6)

Noi non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo. Al contrario, abbiamo rifiutato le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunciando apertamente la verità e presentandoci davanti a ogni coscienza umana, al cospetto di Dio.

E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio. Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.

Parola di Dio. – Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:è di una bellezza luminosa questa “Overture-Allegro”da “Pastor Fido” di Händel; il solenne annuncio di san Paolo ai Corinzi è cantato dalle note travolgenti del Violino solista e dell’Orchestra che si dipanano in armonie affascinanti, solenni:

«E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.»

CANTO AL VANGELO– Cfr  Lc 3, 4b

Alleluia.

Ecco la voce di colui che grida nel deserto:

Preparate la via del Signore.

Alleluia.

VANGELO (Gv 3, 23-32a)

Chi possiede la sposa è lo Sposo; ma l’amico dello Sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello Sposo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Giovanni battezzava a Ennòn, vicino a Salìm, perché là c’era molta acqua; e la gente andava a farsi battezzare. Giovanni, infatti, non era ancora stato gettato in prigione.

Nacque allora una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».

Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato (Gv 3, 25-36):è affascinante il canto del Fagotto nello splendido “Allegro” del Concerto in Re min di Vivaldi, le sue note calde, profonde, ritmate con l’Orchestra, ci raccontano con armonie emozionanti la confessione del Battista e la sua esortazione a seguire Gesù:

«“Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire».

DOPO IL VANGELO– Sof 3, 16-I7a

Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia! 

Il Signore tuo Dio in mezzo a te è un salvatore potente, 

per te esulterà di gioia.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, il Signore è vicino: con fede, affrettiamo il passo nella speranza e innalziamo le nostre preghiere, perché ci doni di accoglierlo nella verità e nella pace.

Vieni, Signore Gesù!

Per la Chiesa, che attende fiduciosa il tuo ritorno: prose­gua con cuore rinnovato il cammino di libertà e verità che hai indicato con il dono della tua vita, ti preghiamo. R.

Per le famiglie: attraverso una testimonianza sincera e operosa della propria fede, sappiano prepararti la via, ti pre­ghiamo. R.

Per ciascuno di noi: nell’ascolto della tua Parola trovi la ragione profonda della propria gioia, ti preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Sii vicino, o Dio onnipotente, a chi ti aspetta con cuore sincero; a chi si sente tanto fragile e povero dona la forza e la ricchezza della tua carità inesauribile. Per Cristo nostro Signore.

Amen. 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Degnati di accogliere le nostre offerte, o Dio, che nel tuo Figlio ci hai dato il perdono e la pace; conserva nella nostra comunità un amore concorde e fraterno. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, renderti grazie, o Dio, e lodarti con cuore esultante.

La nostra redenzione è vicina, l’antica speranza è compiuta; appare la liberazione promessa e spunta la luce e la gioia dei santi.

Per questi doni di grazia, uniti ai cori degli angeli, eleviamo insieme l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Il Salvatore sta per venire nello splendore della sua gloria: 

teniamoci pronti ad accogliere il regno di Dio.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE Cfr  Sal 39 (40), 2-3; Tb 5, 13; Lc 21, 28

Ho sperato nel Signore, egli mi ha ascoltato; 

ecco: la nostra salvezza è vicina. 

Ha dato ascolto al mio grido, ha reso sicuri i miei passi.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Conduci, o Padre, con te alla dimora eterna la tua famiglia che nel convito di salvezza già gusta la gioia della tua presenza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 RITI DI CONCLUSIONE

 Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

Angelus

L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria,

       ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Ave Maria, piena di grazia…

“Ecco sono la serva del Signore.”
     “Avvenga in me secondo la tua parola.”

Ave Maria, piena di grazia…

E il verbo si fece carne.
       E venne ad abitare in mezzo a noi.

Ave Maria, piena di grazia…

Prega per noi santa madre di Dio.
Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu che, all’ annuncio dell’Angelo, ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

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