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13 Agosto 2023 11a Domenica dopo Pentecoste (ambr. a)

ArteMusicaPoesia

13 Agosto 2023 11a Domenica dopo Pentecoste (ambr. a)

Rembrandt – The Hundred Guilder

XI DOMENICA  DOPO PENTECOSTE Anno A

Rito Ambrosiano

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE  Gv 20, 24-29

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne il Signore Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato: le quattro voci degli Archi di questa splendida Fuga in Sol min trascritta per Quartetto da “il Clavicembalo ben temperato” di Bach, creano un’atmosfera di discussione concitata fra gli Apostoli, con san Tommaso che non vuole convincersi a credere senza aver visto personalmente, ma poi, davanti a Gesù che lo sollecita con tenerezza, è capace di adorazione.

MESSA NEL GIORNO RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Is 63, 7

Ricorderò l’amore di Dio
dandogli lode per tutti i suoi doni,
per i beni senza numero
che ci ha elargito,
grazie alla sua misericordia
che non ha fine.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli carissimi, invitati dal Signore alla mensa del suo sacrificio redentore, apriamo il nostro spirito al pentimento e riconosciamoci peccatori, perché alle debolezze della nostra umana miseria supplisca il perdono della sua infinita misericordia.

(pausa di silenzio)

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli che ho molto peccato in pensieri, parole, opere 2e omissioni per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa e supplico la beata sempre vergine Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli di pregare per me il Signore Dio nostro. 

Amen. 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Rendici, o Padre, attenti e docili alla voce interiore dello Spirito perché ogni nostra parola concordi con la tua verità, e ogni atto si conformi al tuo divino volere.

Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA 1 Re 119, 8b-16. 18a-b

Dio si rivela a Elia e lo invia

Lettura del primo libro dei Re.

In quei giorni. Elia camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb.
Là entrò in una caverna per passarvi la notte, quand’ecco gli fu rivolta la parola del Signore in questi termini: «Che cosa fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita». Gli disse: «Esci e férmati sul monte alla presenza del Signore». Ed ecco che il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento, un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto, un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco, il sussurro di una brezza leggera. Come l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso della caverna.
Ed ecco, venne a lui una voce che gli diceva: «Che cosa fai qui, Elia?». Egli rispose: «Sono pieno di zelo per il Signore, Dio degli eserciti, poiché gli Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari, hanno ucciso di spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi cercano di togliermi la vita».
Il Signore gli disse: «Su, ritorna sui tuoi passi verso il deserto di Damasco; giunto là, ungerai Cazaèl come re su Aram. Poi ungerai Ieu, figlio di Nimsì, come re su Israele e ungerai Eliseo, figlio di Safat, di Abel-Mecolà, come profeta al tuo posto.
Io poi, riserverò per me in Israele settemila persone, tutti i ginocchi che non si sono piegati a Baal».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: Elia dopo il lungo, faticoso cammino, è stanco e sfiduciato – si lamenta con il Signore – il Flauto nel “Largo” della splendida Sonata di Vivaldi, canta con toni struggenti lo stato d’animo del Profeta; ma il Signore, dopo un vento impetuoso e gagliardo, un terremoto, un fuoco, lo visita all’imbocco della caverna con il sussurro di una brezza leggera e lo rianima per inviarlo ad una nuova missione; – questo drammatico episodio è narrato con armonie imponenti dalle note maestose, tumultuose dell’Organo della “Sinfonia Cantata 29” per Organo di Bach.

SALMO 

Sal 17 (18), 2b-3. 33-34. 37. 44c-45a. 47

Beato chi cammina alla presenza del Signore.

Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza
e mio baluardo. R.

Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino,
mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo.
Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato. R.

Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
all’udirmi, subito mi obbedivano.
Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza. R.

Commento al filmato: l’Organo dell’Allegro del Concerto in La min di Vivaldi, nella trascrizione di Bach, canta con toni appassionati, a tratti struggenti il Responsoriale «Beato chi cammina alla presenza del Signore» tratto dal salmo 17 (18) – è un inno emozionante di Davide:

«Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore, mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo».

EPISTOLA

2 Cor 12, 2-10b

La rivelazione di Cristo a Paolo.

Seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, so che un uomo, in Cristo, quattordici anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest’uomo – se con il corpo o senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunciare. Di lui io mi vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò, fuorché delle mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato: direi solo la verità. Ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi più di quello che vede o sente da me e per la straordinaria grandezza delle rivelazioni. Per questo, affinché io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina, un inviato di Satana per percuotermi, perché io non monti in superbia. A causa di questo per tre volte ho pregato il Signore che l’allon-tanasse da me. Ed egli mi ha detto: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie debolezze, negli oltraggi, nelle difficoltà, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: l’emozionante dialogo del Fagotto con l’Orchestra nel “Larghetto”del Concerto in Re min di Vivaldi, raccontano con Armonie solenni, misteriose,questo brano della Lettera ai Corinzi –  «La rivelazione di Cristo a Paolo», in cui l’Apostolo delle Genti si vanta della sua debolezza che è forza, secondo la rivelazione di Gesù:

«Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza».

CANTO AL VANGELO

Cfr. Mt 5, 11-12

Alleluia.
Beati voi quando dovrete soffrire per causa mia,
dice il Signore,
perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Alleluia.

VANGELO Mt 10, 16-20

È lo Spirito a suggerire ai fedeli le parole per la loro testimonianza.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a Te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: in questo delicato, dolcissimo “Après un Rève” di Gabriel Fauré, le note appassionate, struggenti del Violino, accompagnate dagli “accordi” insistenti del Pianoforte, raccontano” l’accorata raccomandazione di Gesù ai suoi discepoli:

«Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi».

DOPO IL VANGELO

Cfr. Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira;
sii clemente verso le colpe del tuo popolo,
come giurasti su te stesso, o Dio.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, rinnovando la nostra adesione al Signore, eleviamo al Dio fedele le nostre invocazioni.

Ascoltaci, Signore!

Per la Chiesa universale, e in modo particolare per i cristiani che subiscono persecuzione a causa del Vangelo, per tutti coloro che sono discriminati, oppressi e subiscono violenza: preghiamo. R.

Per i governanti delle nazioni, per coloro che amministrano la giustizia nei tribunali, per tutti coloro che esercitano un potere: sappiano essere servitori del bene di ogni uomo, specialmente dei più deboli: preghiamo. R.

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