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17 Settembre 2023 3a Domenica dopo il Martirio (ambr. a)

ArteMusicaPoesia

17 Settembre 2023 3a Domenica dopo il Martirio (ambr. a)

Bernini – Sangue di Cristo

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

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III DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI

SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

Anno A Rito Ambrosiano

Sei tu, Signore, la nostra salvezza

Introduzione

Noi «adoriamo la croce, da cui ci venne la vita»: la croce di Gesù rivela il cuore di Dio e aiuta a comprendere il mistero dell’uomo. L’iniziativa di Dio viene prima di ogni sforzo umano: il nostro peccato è stato sovrabbondato dall’Amore e il dolore del tempo è vinto dalla speranza nella gioia del Regno.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 1-8

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.

Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:il gioioso dialogo, quasi a ritmo di danza, della Tromba con l’Orchestra nel Concerto di Vivaldi, racconta con toni esultanti l’annuncio della Risurrezione, dell’Angelo alle Donne che erano venute al Sepolcro con Aromi per ungere il corpo di Gesù: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto.»

MESSA NEL GIORNO – RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

O croce gloriosa di Cristo,

tu rendi vane le seduzioni del Maligno

e spezzi le catene dei peccati!

Esultino tutti i popoli: il nostro Re ha sconfitto l’inferno.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, l’amore di Dio, che si è manifestato nel mistero della croce di Gesù, vince ogni paura e risana le ferite della colpa: con fede, disponiamo il nostro spirito al pentimento, perché ci sia dato di partecipare alla mensa della Parola e dell’Eucaristia con un cuore e una vita rinnovati.

Tu, Figlio di Dio, che per noi ti sei fatto obbediente fino alla morte: Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che hai voluto essere innalzato da terra per attirarci a te: Kyrie, eléison.

Tu, Figlio primogenito del Padre, che ci sottoponi al giudizio della tua croce: Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato: le note solenni, maestose degli Ottoni e delle Percussioni nello stupendo Brano dalla Suite “Musica sull’Acqua” di Händel, cantano con toni adoranti, quasi misteriosi  l’Atto Penitenziale di questa Liturgia: «Fratelli e sorelle, l’amore di Dio, che si è manifestato nel mistero della croce di Gesù, vince ogni paura e risana le ferite della colpa»

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio, che ci hai redento col sangue prezioso del tuo Unigenito, lìberaci dalle catene dei peccati poiché adoriamo la croce, da cui ci venne la vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Nm 21, 4b-9

Chiunque, dopo essere stato morso, guarderà il serpente, resterà in vita.

Lettura del libro dei Numeri.

In quei giorni. Il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note concitate, drammatiche del Pianoforte di questo “Allegro” dalla Sonata in Mi magg. di Beethoven, raccontano l’episodio della Bibbia in cui Mosè innalza un serpente di bronzo, per la guarigione del Popolo che aveva tradito, segno della Croce di Cristo: «Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita.»

SALMO  Sal 77 (78)

Sei tu, Signore, la nostra salvezza.

Ascolta, popolo mio, la mia legge,

porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.

Aprirò la mia bocca con una parabola,

rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R.

Quando li uccideva, lo cercavano

e tornavano a rivolgersi a lui,

il loro cuore non era costante verso di lui

e non erano fedeli alla sua alleanza. R.

Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa,

invece di distruggere.

Molte volte trattenne la sua ira

e non scatenò il suo furore. R.

Commento al filmato: lo stupendo “Allegro” dal “Concerto Grosso” in Si min di Händel, narra, con un caleidoscopio di Armonie l’ammonimento del Signore al Suo Popolo che non si conserva fedele a Lui «Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.»

EPISTOLA Fil 2, 6-11

Gesù Cristo umiliò sé stesso; per questo Dio lo esaltò.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

Fratelli, Gesù Cristo, pur essendo nella condizione di Dio,

non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:le note dolenti, dolcissime del “Largo” dal Concerto in do min. di Vivaldi, cantano con toni struggenti l’immenso Amore di Dio nell’Umiltà, in Gesù Cristo, dell’Incarnazione: «Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce.» nella seconda parte del brano, il Clavicembalo del Preludio in Si bem Magg. da “Clavicembalo ben Temperato” di Bach, canta con toni esultanti: «Gesù Cristo è Signore!»– fanno da sfondo le stupende immagini di “Gesù Cristo dopo la Flagellazione” di Murillo e del “Giudizio Universale” di Beato Angelico.

CANTO AL VANGELO

Alleluia.

Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Alleluia.

VANGELO Gv 3, 13-17

Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore. 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: 13«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. 14E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, 15perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

16Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. 17Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: le note solenni, intense, del Fagotto con il sottofondo degli Archi nell’Adagio del Concerto “La Notte” di Vivaldi, cantano con toni misteriosi l’incontro notturno di Gesù con Nicodemo, di cui descrivono in modo mirabile il “buio dell’Anima” – fanno da sfondo le belle immagini de “Gesù incontra Nicodemo” di Crijn Hendricksz Volmarijn e del “Battesimo di Gesù” del Perugino.

DOPO IL VANGELO Sal 12 (13), 6bc

O croce benedetta, che sola fosti degna

di portare il Re dei cieli

e il Signore del mondo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Dio che non dimentica le sue promesse e «va incontro a coloro che praticano la giustizia», rivolgiamo con fiducia le nostre preghiere:

Ascoltaci, Signore!

Per la Chiesa, perché rinnovi sempre il proprio rendimento di grazie al Padre per il dono immenso della salvezza ricevuta nel suo Figlio: preghiamo. R.

Per gli Oratori della nostra Diocesi, perché siano sempre autentici luoghi di incontro, di condivisione e di crescita umana e cristiana: preghiamo. R.

Per tutti noi, perché sappiamo riconoscere il Gesù il termine ultimo di ogni nostra attesa e speranza: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, Padre nostro, che hai voluto salvare gli uomini con la morte in croce del tuo unico Figlio, concedi a noi, che nel nostro esilio abbiamo conosciuto questo mistero di amore e di grazia, di conseguire i frutti della redenzione nella patria del cielo. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA  – PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

O Dio misericordioso, che sai prevenire la preghiera e le offerte della nostra povertà, fa’ che la fede nell’albero insanguinato della croce ci apra la porta della vita eterna, chiusa per noi dalla colpa orgogliosa commessa da Adamo presso l’albero dell’antico giardino. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie, o Dio di infinita potenza.

Noi celebriamo il glorioso vessillo di Cristo che, distruggendo la colpa commessa all’origine sotto l’albero del divieto, ci ha ottenuto il perdono dei peccati. Figura di questo santo legno è la verga di Mosè, che dividendo le acque aperse nel mare la via della salvezza e vi sommerse il persecutore. Sulla croce il Redentore si sottopose all’obbrobrio e, strappandoci all’antico avversario, rovesciò il regno della morte e spalancò le porte della vita eterna.

Gioiosi per tanta vittoria, con tutte le creature del cielo e della terra eleviamo a te, o Padre, l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Noi ti lodiamo, Cristo, e ti benediciamo

perché con la tua croce

hai redento il mondo..

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Signore Dio, 

che sulla croce hai perdonato al ladro,

nel tuo regno ricòrdati di me.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Signore Gesù Cristo, che ci hai nutrito al tuo convito di grazia, fa’ che il tuo popolo, redento e rinnovato dal sacrificio della croce, risorga un giorno nella gloria con te, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

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