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18 Giugno 2023 3a Domenica dopo Pentecoste (ambr. a)

ArteMusicaPoesia

18 Giugno 2023 3a Domenica dopo Pentecoste (ambr. a)

Blake – Creazione di Adamo

 

III DOMENICA DOPO PENTECOSTE Anno A Rito Ambrosiano

Benedetto il Signore che dona la vita

Giornata mondiale per la Carità del Papa

Introduzione

«Benedetto il Signore che dona la vita»: è la preghiera al centro della liturgia di questa III domenica dopo Pentecoste. Nel disegno di Dio, la creazione dell’uomo è al vertice del creato, perché ne sia il custode attento e premuroso. L’impegno affidato all’uomo di ogni tempo non deve però farci dimenticare il primato di Dio, che solo può donare la vita e orientarla verso il vero bene: «Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: “Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché,nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire”». Per questo, quando l’uomo tenta di sostituirsi a Dio, credendo di poter distinguere da solo ciò che è bene da ciò che è male, sceglie di abbandonare la luce per camminare nelle tenebre, lontano dal Dio e dal suo amore.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA Mc 16, 1-8a

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Marco.

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salomè comprarono oli aromatici per andare a ungere il corpo del Signore Gesù. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato: le note sognanti, a tratti solenni, maestose e, in qualche modo misteriose di questa “Fuga” da “Preludio, Fuga e Variazioni in Si min di César Franck, descrivono con straordinarie armonie gli stati d’animo delle donne al sepolcro impaurite davanti alla tomba vuota – le ultime note, drammatiche si chiudono sull’ultimo versetto:

«Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore.»

MESSA NEL GIORNO – RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 144 (145), 4. 7

Ogni epoca tramanda, o Dio, le tue opere

e proclama le tue gesta mirabili.

Dolce nella memoria

resta il ricordo della tua bontà

e l’esultanza per la tua giustizia.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli carissimi, il Signore Gesù ci invita a rinnovare la nostra fede e ci chiama alla conversione: sentendo ci da lui amati e accolti, apriamo il nostro spirito al pentimento e ri­conosciamoci bisognosi della sua infinita misericordia.

(Pausa di silenzio) 

Tu che sei venuto non a condannare, ma a perdonare: Kyrie, eléison.                Kyrie, eléison. 

Tu che ci chiami a camminare come figli della luce: Kyrie, eléison.                                            Kyrie, eléison. 

Tu che conforti i nostri cuori e susciti in noi il desiderio del bene: Kyrie, eléison.      Kyrie, eléison. 

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati       e ci conduca alla vita eterna. Amen.

Commento al filmato: i toni supplici, adoranti, delle note di questa Sarabande di Bach, ci fanno contemplare l’Onnipotenza del nostro Dio, che ci perdona, ci fa camminare nella Luce, e suscita in noi il desiderio del bene

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

Commento al filmato: il canto spiegato delle diverse voci del Coro Perosi nel Gloria in Altissimis Deo di Saint Saens, e le stupende immagini del Giudizio Universale di Beato Angelico e di de Vos, e il Paradiso di Saraceni, ci fanno vivere tutta l’esultanza del Gloria in excelsis Deo!

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio forte e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi figli di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che senza inciampi camminiamo verso i beni da te promessi. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Gn 2, 4b-17

La creazione dell’uomo.

Lettura del libro della Genesi.

Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si divideva e formava quattro corsi. Il primo fiume si chiama Pison: esso scorre attorno a tutta la regione di Avìla, dove si trova l’oro e l’oro di quella regione è fino; vi si trova pure la resina odorosa e la pietra d’ònice. Il secondo fiume si chiama Ghicon: esso scorre attorno a tutta la regione d’Etiopia. Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre a oriente di Assur. Il quarto fiume è l’Eufrate.

Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse.

Il Signore Dio diede questo comando all’uomo: «Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note maestose, solenni, e le armonie quasi misteriose dell’Orchestra nella Sinfonia “Renana” di Schumann, riproducono con colori intensi la storia della Creazione, e sembrano quasi trasportarci alla Nascita del Creato:

Nel giorno in cui il Signore Dio fece la terra e il cielo nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata, perché il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e non c’era uomo che lavorasse il suolo, ma una polla d’acqua sgorgava dalla terra e irrigava tutto il suolo. Allora il Signore Dio plasmò l’uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente.

SALMO 

Sal 103 (104)

Benedetto il Signore che dona la vita.

Quante sono le tue opere, Signore!

Le hai fatte tutte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature. R.
Tutti da te aspettano

che tu dia loro il cibo a tempo opportuno.

Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;

apri la tua mano, si saziano di beni. R.
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;

togli loro il respiro: muoiono,

e ritornano nella loro polvere.

Mandi il tuo spirito, sono creati,

e rinnovi la faccia della terra. R.

Commento al filmato: lo spettacolare concerto di Bach, è un incredibile caleidoscopio di armonie create dalle mille voci della Tromba, del Clarino, dell’Oboe, degli Archi che, nella contemplazione della magnificenza della  Creazione, gridano con il Salmista:

«Benedetto il Signore che dona la vita!»

EPISTOLA Rm 5, 12-17

Per un solo uomo il peccato, per un solo Uomo la grazia.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, e così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato… Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.

Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non è come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed è per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed è per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:  la tonalità di Fa Maggiore di questa “Sonata da Chiesa” di Mozart, conferisce una particolare solennità a questo annuncio di san Paolo ai Romani:

«Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di più quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesù Cristo.»

CANTO AL VANGELO

Col 1, 16b

Alleluia.

Tutte le cose sono state create

per mezzo di lui e in vista di lui.

Alleluia.

 VANGELO Gv 3, 16-21

Dio ha dato il suo Figlio, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.

E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: il canto struggente, carico di tenerezza dell’Oboe, con l’accompagnamento fremente dell’Orchestra di questo stupendo “Adagio” del Concerto di Sammartini, crea un’atmosfera straordinaria intorno all’incontro di Gesù nel buio dell’anima di Nicodemo – della nostra anima – per dare la speranza della vita eterna:

«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.»

DOPO IL VANGELO

Sal 26 (27), 4

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella sua casa

tutti i giorni della mia vita.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, «chiunque crede in Cristo ha la vita eterna»: con fede e speranza accresciute, innalziamo fiduciosi le nostre preghiere.

Ascoltaci, Padre buono.

Per la Chiesa, che nel tuo Figlio, morto e risorto, annun­cia l’unica speranza di salvezza per il mondo: ti preghiamo. R.

Per il Santo Padre, segno visibile dell’unità nella fede e primo testimone della carità di Cristo per ogni uomo, ti pre­ghiamo. R.

Per i responsabili delle nazioni e per quanti sono impe­gnati a servizio del bene comune: ti preghiamo. R.

Per noi tutti, chiamati a custodire e condividere con i fratelli le risorse della terra: ti preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Tu che conosci il segreto dei cuori, o Dio vivo e santo, ascolta la supplica di chi fiducioso ti invoca; esaudisci i nostri desideri e donaci di arrivare con la tua grazia all’eredità del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro religioso servizio; l’offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esprimerti, Dio onnipotente e misericordioso, la nostra riconoscenza di figli e rinnovare fedelmente la memoria dell’opera compiuta per noi da Cristo Signore, mentre celebriamo il mistero del nostro riscatto.

Egli ha spezzato le catene dell’antica oppressione, morendo ha distrutto la morte e con la sua risurrezione ci ha chiamato a partecipare all’eredità della vita divina.

Per lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto: al loro canto concedi, o Padre, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 ALLO SPEZZARE DEL PANE

Cfr  Sal 22 (23), 5

Mi hai preparato una mensa, o Dio d’amore,

il mio calice trabocca di dolcezza.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE 1Gv 4, 16a

Abbiamo riconosciuto il Figlio di Dio

e abbiamo creduto all’amore

che Dio ha per noi.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, che nutri e rinnovi i credenti alla mensa della parola e del Pane di vita, per questi doni di Cristo Signore da’ ai tuoi figli di crescere nella fede e di partecipare per sempre alla gioiosa esistenza del cielo, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

 

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