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23 Giugno 2024 5a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)

ArteMusicaPoesia

23 Giugno 2024 5a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)

Duccio di Buoninsegna – apparizione di gesù ai discepoli a tavola

V DOMENICA DOPO PENTECOSTE

Anno B Rito Ambrosiano

Cercate sempre il volto del Signore

Introduzione

In queste Domeniche che seguono alla solennità di Pentecoste, la liturgia rilegge – alla luce del mistero pasquale di Cristo – le grandi tappe della storia della salvezza, meditando le opere di Dio in favore del suo popolo. Nel nostro cammino siamo chiamati a imitare la scelta di fede di Abramo.  Il coraggio del grande patriarca nell’accoglienza della parola di Dio diviene per noi motivo e occasione di esempio: egli «credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia». Anche noi dobbiamo avere questo coraggio, rinnovando la nostra fede in Gesù e riconoscendo in lui la Parola stessa di Dio: «Io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna». La Parola di Gesù è luce per il mondo e chiede una chiara presa di posizione nei suoi confronti, per accogliere la salvezza che egli è venuto a portare: «Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano. Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce».

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 1-8

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:le note entusiasmanti del Tempo “Allegro, Molto Agitato” dal Concerto per Organo e Orchestra di Francis Poulenc, raccontano con armonie straordinarie la concitazione della corsa di Maria per comunicare agli apostolici aver trovato le tomba vuota, e poi, quella di Pietro e Giovanni al sepolcro, dove Giovanni “vide e credette”

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 144 (145), 4. 7

Ogni epoca tramanda, o Dio, le tue opere

e proclama le tue gesta mirabili.

Dolce nella memoria

resta il ricordo della tua bontà

e l’esultanza per la tua giustizia.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle, chiamati a essere coraggiosi testimoni della nostra fede in ogni ambiente di vita, apriamo il nostro spirito al pentimento; le nostre colpe meritano condanna, ma il Signore, nella sua infinita misericordia, ci accoglie e ci dona il suo perdono.

Tu che sei venuto nel mondo per salvarci: Kyrie, eléison.

Tu che hai esteso a tutte le genti la benedizione data ad Abramo: Kyrie, eléison.

Tu che ci dai il potere di diventare figli di Dio: Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato:è stupefacente, emozionante, la bellezza di questo “Preludio-Largo” del Concerto in Mi b Magg di Vivaldi, il Violino, il Violoncello e il Clavicembalo si integrano mirabilmente in un canto supplice:

«Fratelli e sorelle, chiamati a essere coraggiosi testimoni della nostra fede in ogni ambiente di vita, apriamo il nostro spirito al pentimento; le nostre colpe meritano condanna, ma il Signore, nella sua infinita misericordia, ci accoglie e ci dona il suo perdono.»

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio forte e misericordioso, tu solo puoi dare ai tuoi figli di servirti in modo lodevole e degno; fa’ che senza inciampi camminiamo verso i beni da te promessi. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Gen 17, 1b-16

Ti chiamerai Abramo, perché padre di una moltitudine di nazioni.

Lettura del libro della Genesi.

In quei giorni. Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso».

Subito Abram si prostrò con il viso a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me, ecco, la mia alleanza è con te: diventerai padre di una moltitudine di nazioni. Non ti chiamerai più Abram, ma ti chiamerai Abramo,

perché padre di una moltitudine di nazioni ti renderò. E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò diventare nazioni e da te usciranno dei re. Stabilirò la mia alleanza con te e con la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione, come alleanza perenne, per essere il Dio tuo e della tua discendenza dopo di te. La terra dove sei forestiero, tutta la terra di Canaan, la darò in possesso per sempre a te e alla tua discendenza dopo di te; sarò il loro Dio».

Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro prepuzio e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra voi ogni maschio di generazione in generazione, sia quello nato in casa sia quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comprato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del prepuzio, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza».

Dio aggiunse ad Abramo: «Quanto a Sarài tua moglie, non la chiamerai più Sarài, ma Sara. Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni, e re di popoli nasceranno da lei».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commeno al filmato: è di una bellezza emozionante questa “Fuga” dal Concerto in Do Magg. di Bach, il dialogo serrato dei due Clavicembali e l’Orchestra, ci racconta con armonie entusiasmanti la solenne Alleanza di Dio con Abramo e la sua discendenza: In quei giorni. Il Signore apparve ad Abram e gli disse:

«Io sono Dio l’Onnipotente: cammina davanti a me e sii integro. Porrò la mia alleanza tra me e te e ti renderò molto, molto numeroso».

SALMO  Sal 104 (105)

Cercate sempre il volto del Signore.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,

i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,

voi, stirpe di Abramo, suo servo,

figli di Giacobbe, suo eletto.

È lui il Signore, nostro Dio:

su tutta la terra i suoi giudizi. R.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,

parola data per mille generazioni,

dell’alleanza stabilita con Abramo

e del suo giuramento a Isacco. R.

«Ti darò il paese di Canaan

come parte della vostra eredità».

Quando erano in piccolo numero,

pochi e stranieri in quel luogo,

non permise che alcuno li opprimesse

e castigò i re per causa loro. R.

Commento al filmato:le straordinarie armonie di questo travolgente “Rejouissance” dalla Suite di Bach, cantano con toni esultanti le Meraviglie operate dal Signore nell’Alleanza eterna con la stirpe di Abramo.

«Ricordate le meraviglie che ha compiuto, i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca, voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto.»

 

EPISTOLA Rm 4, 3-12

Abramo, padre dei circoncisi e di tutti i non circoncisi che credono.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, che cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia. A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l’empio, la sua fede gli viene accreditata come giustizia. Così anche Davide proclama beato l’uomo a cui Dio accredita la giustizia indipendentemente dalle opere:

Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate i peccati sono stati ricoperti; beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!

Ora, questa beatitudine riguarda chi è circonciso o anche chi non è circonciso? Noi diciamo infatti che la fede fu accreditata ad Abramo come giustizia. Come dunque gli fu accreditata? Quando era circonciso o quando non lo era? Non dopo la circoncisione, ma prima. Infatti egli ricevette il segno della circoncisione come sigillo della giustizia, derivante dalla fede, già ottenuta quando non era ancora circonciso. In tal modo egli divenne padre di tutti i non circoncisi che credono, cosicché anche a loro venisse accreditata la giustizia ed egli fosse padre anche dei circoncisi, di quelli che non solo provengono dalla circoncisione ma camminano anche sulle orme della fede del nostro padre Abramo prima della sua circoncisione.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: gioia, tenerezza, beatitudine, adorazione , sono sentimenti che entrano nel nostro cuore all’ascolto delle note dolcissime el Violino in dialogo con il Clavicembalo nello stupendo “Allegro Molto” della Sonata in Re Magg. di Mozart – ci sembra di ascoltare dalla viva voce di san Paolo il suo discorso ai romani:

«Beati quelli le cui iniquità sono state perdonate i peccati sono stati ricoperti; beato l’uomo al quale il Signore non mette in conto il peccato!»

CANTO AL VANGELOCfr  Gal 3, 9

Alleluia.

Quelli che vengono dalla fede sono benedetti

insieme ad Abramo, che credette.

Alleluia.

VANGELO Gv 12, 35-50

Credete nella luce, per diventare figli della luce.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù disse alla folla: «Ancora per poco tempo la luce è tra voi. Camminate mentre avete la luce, perché le tenebre non vi sorprendano; chi cammina nelle tenebre non sa dove va. Mentre avete la luce, credete nella luce, per diventare figli della luce». Gesù disse queste cose, poi se ne andò e si nascose loro.

Sebbene avesse compiuto segni così grandi davanti a loro, non credevano in lui, perché si compisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E la forza del Signore, a chi è stata rivelata?

Per questo non potevano credere, poiché ancora Isaia disse: Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!

Questo disse Isaia perché vide la sua gloria e parlò di lui. Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui, ma, a causa dei farisei, non lo dichiaravano, per non essere espulsi dalla sinagoga. Amavano infatti la gloria degli uomini più che la gloria di Dio.

Gesù allora esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: sono di una bellezza emozionante le note del Clavicembalo nell’Allegro in Sol min di Mozart, c’è tutto l’Amore struggente di Gesù per il Suo Popolo in questo Suo discorso che prelude alla Sua Passione, Morte e Risurrezione – la Sua Solitudine è immensa, ma sa bene di dover bere il Calice sino in fondo come anche ha profetato Isaia:

«Ha reso ciechi i loro occhi e duro il loro cuore, perché non vedano con gli occhi e non comprendano con il cuore e non si convertano, e io li guarisca!»

DOPO IL VANGELO Sal 26 (27), 4

Una cosa ho chiesto al Signore,

questa sola io cerco:

abitare nella sua casa

tutti i giorni della mia vita.

PREGHIERA UNIVERSALE

Carissimi, riconoscendo nel Signore Gesù la luce per ogni uomo, eleviamo con cuore libero le nostre preghiere.

Ascoltaci, Signore. 

Per il Santo Padre, il Papa, primo testimone della tua carità: ti preghiamo. 

Per l’umanità intera, alla ricerca della giustizia e della pace: ti preghiamo. R

Per i fratelli che vivono nell’emarginazione, nella malattia e nella povertà: ti preghiamo. R

Per noi, pellegrini nella fede: ti preghiamo. R

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Tu che conosci il segreto dei cuori, o Dio vivo e santo, ascolta la supplica di chi fiducioso ti invoca; esaudisci i nostri desideri e donaci di arrivare con la tua grazia all’eredità del tuo regno. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

O Dio, da te provengono questi doni e tu li accetti in segno del nostro religioso servizio; l’offerta che ascrivi a nostro merito ci ottenga il premio della gioia eterna. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esprimerti, Dio onnipotente e misericordioso, la nostra riconoscenza di figli e rinnovare fedelmente la memoria dell’opera compiuta per noi da Cristo Signore, mentre celebriamo il mistero del nostro riscatto.

Egli ha spezzato le catene dell’antica oppressione, morendo ha distrutto la morte e con la sua risurrezione ci ha chiamato a partecipare all’eredità della vita divina.

Per lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto: al loro canto concedi, o Padre, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Cfr  Sal 22 (23), 5

Mi hai preparato una mensa, o Dio d’amore,

il mio calice trabocca di dolcezza.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE 1Gv 4, 16a

Abbiamo riconosciuto il Figlio di Dio

e abbiamo creduto all’amore

che Dio ha per noi.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, che nutri e rinnovi i credenti alla mensa della parola e del Pane di vita, per questi doni di Cristo Signore da’ ai tuoi figli di crescere nella fede e di partecipare per sempre alla gioiosa esistenza del cielo, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen. 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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