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25 Giugno 2023 12a Domenica del tempo Ordinario (rom. a)

ArteMusicaPoesia

25 Giugno 2023 12a Domenica del tempo Ordinario (rom. a)

XII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)

Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: Verde

Antifona d’ingresso
Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre. (Cf. Sal 27,8-9)

Colletta
Donaci, o Signore,
di vivere sempre nel timore e nell’amore per il tuo santo nome,
poiché tu non privi mai della tua guida
coloro che hai stabilito sulla roccia del tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Commento al filmato: le note dolcissime dell’Orchestra in questa stupenda “Suite” in Si min. di Bach, cantano con toni affettuosi l’Antifona di Ingresso e la Colletta di questa Liturgia:

Il Signore è la forza del suo popolo,
rifugio di salvezza per il suo consacrato.
Salva il tuo popolo, o Signore,
e benedici la tua eredità,
sii loro pastore e sostegno per sempre.

Oppure (Anno A):
O Dio, che affidi alla nostra debolezza
l’annuncio profetico della tua parola,
liberaci da ogni paura,
perché non ci vergogniamo mai della nostra fede,
ma confessiamo con franchezza
il tuo nome davanti agli uomini.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio,
e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

PRIMA LETTURA (Ger 20,10-13)
Ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.

Dal libro del profeta Geremìa

Sentivo la calunnia di molti:
«Terrore all’intorno!
Denunciatelo! Sì, lo denunceremo».
Tutti i miei amici aspettavano la mia caduta:
«Forse si lascerà trarre in inganno,
così noi prevarremo su di lui,
ci prenderemo la nostra vendetta».
Ma il Signore è al mio fianco come un prode valoroso,
per questo i miei persecutori vacilleranno
e non potranno prevalere;
arrossiranno perché non avranno successo,
sarà una vergogna eterna e incancellabile.
Signore degli eserciti, che provi il giusto,
che vedi il cuore e la mente,
possa io vedere la tua vendetta su di loro,
poiché a te ho affidato la mia causa!
Cantate inni al Signore,
lodate il Signore,
perché ha liberato la vita del povero
dalle mani dei malfattori.

Parola di Dio

Commento al filmato: un’atmosfera di terrore caratterizza  la prima parte di questa lettura e le note travolgenti, impetuose, del Pianoforte nel Preludio di Rachmaninoff, con lo sfondo de “la salita al Calvario” di Bosch ne danno un’immagine straordinaria; nella seconda parte della lettura, le note solenni del Pianoforte nel brano delle “Variazioni Goldberg” di Bach, insieme alla straordinaria immagine del “Volto Santo” di Lucca del Maestro dell’Epifania di Fiesole, rappresentano mirabilmente l’inno di lode al Signore

«perché ha liberato la vita del povero dalle mani dei malfattori.»

SALMO RESPONSORIALE (Sal 68)
Rit: Nella tua grande bontà rispondimi, o Dio.

Per te io sopporto l’insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
sono diventato un estraneo ai miei fratelli,
uno straniero per i figli di mia madre.
Perché mi divora lo zelo per la tua casa,
gli insulti di chi ti insulta ricadono su di me.

Ma io rivolgo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza.
O Dio, nella tua grande bontà, rispondimi,
nella fedeltà della tua salvezza.
Rispondimi, Signore, perché buono è il tuo amore;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.

Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
perché il Signore ascolta i miseri
non disprezza i suoi che sono prigionieri.
A lui cantino lode i cieli e la terra,
i mari e quanto brùlica in essi.

Commento al filmato: il salmista, il re Davide eleva a Dio , in questo stupendo salmo, una supplica [2]Salvami, o Dio: l’acqua mi giunge alla gola. – un lamento [5]Più numerosi dei capelli del mio capo
sono coloro che mi odiano senza ragione. ma con la speranza nel cuore i miei occhi si consumano
nell’attesa del mio Dio. – Nei due brani di luminosa bellezza, un “Andante” dal Concerto in Fa Magg e un “Adagio” dal Concerto Fa Magg “Lodron” di Mozart il Pianoforte e l’Orchestra, cantano con toni struggenti, dolcissimi questa preghiera del salmista:

[33]Vedano gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
[34]poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
[35]A lui acclamino i cieli e la terra,
i mari e quanto in essi si muove.

[36]Perché Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
[37]La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.

SECONDA LETTURA (Rm 5,12-15)
Il dono di grazia non è come la caduta.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani

Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, così in tutti gli uomini si è propagata la morte, poiché tutti hanno peccato.
Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non può essere imputato quando manca la Legge, la morte regnò da Adamo fino a Mosè anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale è figura di colui che doveva venire.
Ma il dono di grazia non è come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di più la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesù Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti.

Parola di Dio

Commento al filmato: in questa splendente Fuga in Fa min di Bach di spettacolare bellezza, le note dei due Violini, della Viola e del Violoncello, si dipanano in armonie misteriose, dolcissime, per cantare il luminoso insegnamento di San Paolo nella sua lettera ai Romani:

Come dunque per la caduta di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dà vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, così anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.

Canto al Vangelo (Gv 15,26.27)
Alleluia, alleluia.
Lo Spirito della verità darà testimonianza di me,
dice il Signore,
e anche voi date testimonianza.
Alleluia.

VANGELO (Mt 10,26-33)
Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli:
«Non abbiate paura degli uomini, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.
E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!
Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore

Commento al filmato: le note espressive, appassionate, dello Studio per due Pianoforti di Schumann, descrivono mirabilmente questa esortazione carica di tenerezza di Gesù ai suoi Discepoli:

«Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri!»

Preghiera dei fedeli
Gesù ci ha chiesto di perseverare nella fede, anche di fronte alle difficoltà della vita. Chiediamo al Padre di sostenerci perché, consapevoli dei nostri limiti, sappiamo che senza il suo aiuto non sappiamo essere coerenti con il credo che professiamo.
Preghiamo dicendo: Ascoltaci Signore.

1. Perché la Chiesa sia segno della presenza del Risorto nel mondo, e sappia annunciare a tutti gli uomini Cristo salvatore, senza paure e scoraggiamenti. Preghiamo.
2. Perché i giovani che si riconoscono cristiani sappiano testimoniare la propria fede senza arrossire, ma con la consapevolezza di chi crede di aver trovato il tesoro prezioso, il senso della propria vita. Preghiamo.
3. Per i cristiani che subiscono vessazioni e oltraggi e persecuzioni, in vari Paesi del mondo, perché le loro sofferenze per la giustizia e la fede siano semi di vita nuova e di un mondo migliore. Preghiamo.
4. Per coloro che hanno dimenticato Dio e inseguono sicurezze materiali e piaceri mondani, perché riscoprano la bellezza della fede e trovino in Cristo il significato e la pienezza della loro vita. Preghiamo.
5. Perché la nostra comunità parrocchiale non si lasci tentare dall’abitudine impolverata di una religiosità spenta, ma si lasci abitare dalla sana inquietudine che porta ad annunciare con franchezza il Vangelo. Preghiamo.

Padre buono, che vedi nel segreto dei cuori, ascolta le nostre preghiere, sia quelle che abbiamo espresso sia quelle che tu solo conosci: dacci il coraggio di una fede sincera. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.

Preghiera sulle offerte
Questo sacrificio di espiazione e di lode
ci purifichi e ci rinnovi, o Signore,
perché i nostri pensieri e le nostre azioni
siano conformi alla tua volontà.
Per Cristo nostro Signore.

Antifona di comunione
Gli occhi di tutti sono rivolti a te in attesa e
tu dai loro il cibo a tempo opportuno. (Sal 144,15)

Oppure:
«Io sono il buon pastore e do la mia vita per le pecore»,
dice il Signore. (Cf. Gv 10,115.15)

Oppure (Anno A):
Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati.
Non abbiate paura: voi valete più di molti passeri!

Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai rinnovati
con il santo Corpo e il prezioso Sangue del tuo Figlio,
fa’ che l’assidua celebrazione dei divini misteri
ci ottenga la pienezza della redenzione.
Per Cristo nostro Signore.

Commento
Tutto quello che Gesù ha detto all’orecchio, di nascosto e privatamente, sarà predicato pubblicamente sui tetti dei paesi
e delle città del mondo intero. Dopo la discesa dello Spirito Santo, gli apostoli hanno cominciato ad annunciare il Vangelo, chiaramente e coraggiosamente, quando hanno aperto le porte del cenacolo e sono andati verso i quattro punti cardinali dell’universo. Nonostante l’opposizione incontrata, il Vangelo è stato fatto conoscere sempre di più e sempre meglio e, quando la fine del mondo sarà ormai prossima, l’umanità tutta ne sarà a conoscenza. Gesù dice anche: “Non preoccuparti troppo della sorte del Vangelo, e non avere paura della gente. Non temere nessuno se non Dio. Non è la morte la più grande sventura, ma la dannazione”. Noi dobbiamo superare la paura della morte, così come le persecuzioni e le difficoltà di ogni giorno, mediante la fede nella divina Provvidenza, che protegge anche il più insignificante fra gli uccelli: il passero. La cosa più bella che l’uomo possa fare sulla terra, in mezzo a persecuzioni e sofferenze, è di essere testimone di Gesù. Anche se il martirio non è il destino di tutti i suoi discepoli, ognuno deve sempre e dovunque riconoscere la sua appartenenza a Cristo, con le parole e le azioni, la vita e il comportamento. E noi lo facciamo in special modo durante la messa, nella quale, in comunione con l’intera Chiesa, annunciamo le grandi opere di Dio.

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