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27 Agosto 2023 Domenica che precede il martirio di san Giovanni (ambr. a)

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27 Agosto 2023 Domenica che precede il martirio di san Giovanni (ambr. a)

Masaccio – il Tributo

DOMENICA CHE PRECEDE IL MARTIRIO DI  SAN GIOVANNI 

IL PRECURSORE Anno A

Rito Ambrosiano

Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola

Introduzione

In questa Domenica – che precede la festa del Martirio di san Giovanni il Precursore – il credente è chiamato a riconoscere la profonda unità tra l’antica e la nuova alleanza. Nel disegno di Dio, Giovanni Battista è l’ultimo dei profeti, colui che annuncia il compimento dell’intera storia della salvezza in Cristo. «Signore, secondo il tuo amore dammi vita»: è la preghiera che nasce dalla partecipazione all’Eucaristia, suscitando l’impegno per una testimonianza seria e coerente, capace di riconosce – nella verità e nella giustizia, e attraverso un maturo discernimento – i rispettivi ambiti della vita quotidiana, senza per questo dimenticare la propria vocazione alla salvezza.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Mc 16, 1-8a

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Marco.

Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungere il corpo del Signore Gesù. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall’ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d’una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: “Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto”». Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato: le note sognanti, a tratti solenni, maestosee, in qualche modo misteriose di questa “Fuga”da “Preludio, Fuga e Variazioni in Si min di César Franck, descrivono con straordinarie armonie gli stati d’animo delle donne al sepolcro impaurite davanti alla tomba vuota – le ultime note, drammatiche si chiudono sull’ultimo versetto: «Esse uscirono e fuggirono via dal sepolcro, perché erano piene di spavento e di stupore.»

MESSA NEL GIORNO – RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 118 (119), 73. 174

Le tue mani, Signore, mi hanno plasmato:

dammi forza di intendere i tuoi precetti.

Anelo alla salvezza che viene da te

e medito la tua legge.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, invitati dal Signore alla sua mensa di salvezza, umiliamoci pentiti dinanzi a lui, perché nella sua infinita misericordia ci doni di partecipare a questa celebrazione con un cuore e una vita rinnovati.

Tu che conosci e comprendi la nostra debolezza: Kyrie, eléison.                                     Kyrie, eléison.

Tu che sei la pienezza di verità e di grazia: Kyrie, eléison.                                                Kyrie, eléison.

Tu che sei la nostra giustizia, santificazione e redenzione: Kyrie, eléison.                   Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato: le notecalde, adoranti, del Fagotto nell’Adagio del concerto “la Notte”di Vivaldi, insieme alle stupende immagini della Natività di Andrea della Robbia e della Trasfigurazione di Giovanni Bellini, ci accompagnano nelle invocazioni del Kyrie         

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

 

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Fa’, o Dio dell’universo, che il corso degli eventi si svolga in conformità al tuo volere perché possa procedere nella giustizia e nella pace; e dona alla tua Chiesa di servirti in serena letizia. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA 1Mac 10. 41-42; 2, 29-38

L’ellenizzazione di Antioco IV Epifane ei mille martiri per l’osservanza del sabato.

Lettura del primo libro dei Maccabei.

In quei giorni. Uscì dagli ufficiali di Alessandro una radice perversa, Antioco Epìfane, figlio del re Antioco, che era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell’anno centotrentasette del regno dei Greci.

Il re prescrisse in tutto il suo regno che tutti formassero un solo popolo e ciascuno abbandonasse le proprie usanze. Tutti i popoli si adeguarono agli ordini del re.

Allora molti che ricercavano la giustizia e il diritto scesero nel deserto, per stabilirvisi con i loro figli, le loro mogli e il bestiame, perché si erano inaspriti i mali sopra di loro. Fu riferito agli uomini del re e alle milizie che stavano a Gerusalemme, nella Città di Davide, che laggiù, in luoghi nascosti del deserto, si erano raccolti uomini che avevano infranto l’editto del re. Molti corsero a inseguirli, li raggiunsero, si accamparono di fronte a loro e si prepararono a dare battaglia in giorno di sabato. Dicevano loro: «Ora basta! Uscite, obbedite ai comandi del re e avrete salva la vita». Ma quelli risposero: «Non usciremo, né seguiremo gli ordini del re, profanando il giorno del sabato». Quelli si precipitarono all’assalto contro di loro. Ma essi non risposero loro, né lanciarono pietre, né ostruirono i nascondigli, dichiarando: «Moriamo tutti nella nostra innocenza. Ci sono testimoni il cielo e la terra che ci fate morire ingiustamente». Così quelli si lanciarono contro di loro in battaglia di sabato, ed essi morirono con le mogli e i figli e il loro bestiame, in numero di circa mille persone.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: lo spettacolare “Scherzo Vivace” dal Quartetto per Archi in Re Magg di Cèsar Franck, descrive con armonie tumultuose, impetuose, in certo modo minacciose, iltragico episodio del Martirio dei mille Giudei per l’osservanza del Sabato.

SALMO 

Sal 118 (119)

Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.

Mi ha invaso il furore contro i malvagi

che abbandonano la tua legge.

I lacci dei malvagi mi hanno avvolto:

non ho dimenticato la tua legge. R.

Riscattami dall’oppressione dell’uomo

e osserverò i tuoi precetti.

Si avvicinano quelli che seguono il male:

sono lontani dalla tua legge. R.

Ho visto i traditori e ne ho provato ribrezzo,

perché non osservano la tua promessa.

Vedi che io amo i tuoi precetti:

Signore, secondo il tuo amore dammi vita. R.

Commento al filmato: le impetuose armonie create dal Violino, dalla Viola da Gamba e dagli Archi dello stupendo Allegro del concerto in La Magg di Vivaldi, illuminano di viva lucequesto salmo del Responsoriale: «Dammi vita, Signore, e osserverò la tua parola.» – le stupende immagini de “la cacciata dei Mercanti dal tempio” di Giordano, “Cristo incorona san Raimondo” di De Vega e il “Salvator Mundi” di Antonello da Messina, esaltano le emozioni che si provano con la visione del filmato.

EPISTOLA Ef 6, 10-18

La nostra battaglia è contro i dominatori di questo mondo tenebroso.

Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini.

Fratelli, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. Indossate l’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

Prendete dunque l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia; i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace. Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: questo impetuoso “Finale – Presto” dalla Sinfonia in Do Magg di Joseph Haydn, racconta con Armonie emozionanti l’accorata esortazione di san Paolo agli Efesini: «In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.»

CANTO AL VANGELO Cfr  Fil 2, 15-16

Alleluia.

Risplendete come astri nel mondo,

tenendo salda la parola di vita.

Alleluia.

VANGELO Mc 12, 13-17

Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. I sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono dal Signore Gesù alcuni farisei ed erodiani, per coglierlo in fallo nel discorso. Vennero e gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo verità. È lecito o no pagare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare, o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perché volete mettermi alla prova? Portatemi un denaro: voglio vederlo». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio, a Dio». E rimasero ammirati di lui.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:lo stupendo “Allegro Molto” del Concerto in La min di Vivaldi con lo spumeggiantedialogo dell’Oboe con gli archi e il Basso continuo, illumina di emozionila risposta tagliente di Gesù ai Giudei che vogliono, con tono mellifluo, coglierlo in fallo: “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”

DOPO IL VANGELO

Is 64, 7

Signore, tu sei nostro Padre

e noi siamo fatti da te.

Noi siamo povera argilla

plasmata dalle tue mani.

 

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, innalziamo le nostre preghiere all’unico vero Dio, perché venga in aiuto alla nostra debolezza e rafforzi la nostra fede:

Ascoltaci, Padre buono!

Per la Chiesa, perché non si scoraggi di fronte all’ostilità del mondo e, con fermezza, incoraggi l’uomo di ogni tempo alla sequela di Cristo: preghiamo. R.

Per i fratelli perseguitati a causa della fede, perché, anche attraverso la nostra vicinanza e concreta solidarietà, siano fedeli e perseveranti nella via del vangelo: preghiamo. R.

Per noi, perché la luce dello Spirito ci aiuti a vivere nella giustizia e nella verità: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Imploriamo, o Dio, la tua misericordia: non condannarci, come meriteremmo per i nostri peccati, ma riportarci sempre sulla retta via, secondo la tua clemenza; non discenda la tua giusta ira sulla nostra vita colpevole, ma la tua pietà, che è sempre più grande di ogni miseria, rianimi la debolezza dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accetta, o Padre, le offerte, che deponiamo sull’altare per esprimere il nostro proposito di servirti e di amarti, e ridonale ai tuoi figli devoti, rese segno e principio di vita redenta. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

È giusto esaltare la tua gloria con questa offerta sacrificale che in tutta la terra si eleva dalla sparsa moltitudine delle genti e per la forza del tuo Spirito diventa in ogni celebrazione l’unico santo corpo del Signore. E anche noi, che in tutto il mondo siamo invitati alla comunione di questo Pane e di questo Calice, abbiamo la certezza di inserirci in Cristo come membra vive e di formare un’unica Chiesa.

Per questo mistero di grazia, uniti a tutte le creature che ti riconoscono padre, con voce unanime innalziamo l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

 

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 30 (3), 17-18a

Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo

e salvami, per tua misericordia.

Che io non resti confuso, Signore,

perché ti ho invocato.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Cfr  Is 63, 9. 16

Per amore e misericordia

tu ci hai redento, Signore.

Ci hai sorretto e fatto crescere nel tempo,

giorno dopo giorno,

perché sei il nostro Padre e Salvatore

che vivi nei secoli.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Ci illumini e guidi il tuo Spirito, o Dio che hai nutrito la tua famiglia con il Corpo e il Sangue del tuo Figlio unigenito, perché ti possiamo rendere testimonianza, non solo a parole ma con le opere e con la vita, e così meritiamo di entrare nel tuo regno eterno. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 

 

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

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