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49 – 4a Domenica dopo il Martirio (Ambr. c)

ArteMusicaPoesia

49 – 4a Domenica dopo il Martirio (Ambr. c)

De Vega – Cristo in corona san Raimondo

IV DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

Anno C Rito Ambrosiano

Gustate e vedete com’è buono il Signore

Giornata diocesana per il Seminario

Introduzione

«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me»: è la promessa di Gesù che accompagna la liturgia di questa Domenica. L’Eucaristia è il pane che nutre ed edifica la Chiesa: con la forza di questo pane possiamo vivere come un’unica famiglia riunita dall’amore del Signore. «Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo»: il pane è la vita stessa di Gesù, il suo essere Figlio di Dio in noi, per renderci figli come lui. La liturgia è invito a riconoscere la fame di questo pane e a superare la sazietà che ci illude di bastare a noi stessi.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 11-18

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

Maria stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva. Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l’uno dalla parte del capo e l’altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto». Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù, in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Le disse Gesù: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Ella, pensando che fosse il custode del giardino, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io andrò a prenderlo». Gesù le disse: «Maria!». Ella si voltò e gli disse in ebraico: «Rabbunì!» – che significa: «Maestro!». Gesù le disse: «Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”». Maria di Màgdala andò ad annunciare ai discepoli: «Ho visto il Signore!» e ciò che le aveva detto.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:è di una bellezza senza fine il “Largo” del Concerto un La min di Vivaldi –  nel canto dolcissimo, ineffabile dell’Oboe c’è tutta la tenerezza di Gesù con il Suo struggente, appassionato richiamo:

Maria!

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MESSA NEL GIORNO RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 17 (18), 19b-20

Il Signore mi ha liberato, mi ha salvato perché mi ama.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù, che ci invita alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, ci chiama alla conversione: con fede manifestiamo il nostro sincero pentimento e invochiamo la sua infinita misericordia.

Tu che sei il Pane vivo disceso dal cielo: Kyrie, eléison.                                        Kyrie, eléison.

Tu  che offri la tua vita per il mondo: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu che ci fai partecipi del tuo Corpo e del tuo Sangue: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen. 

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Apri, o Dio, all’ascolto della tua voce gli animi dei tuoi figli perché si accresca la nostra fede e si mantenga pura da ogni colpa la nostra vita. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

 LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Pr 9, 1-6

La sapienza ha imbandito la sua tavola: «Mangiate il mio pane, bevete il mio vino».

Lettura del libro dei Proverbi.

La sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: «Chi è inesperto venga qui!». A chi è privo di senno ella dice: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:è di una bellezza entusiasmante la cascata cristallina di note appassionate del Pianoforte – dello stupendo “Préambule”
da “Carnaval” di Schumann – che cantano con toni solenni 
l’Annunciodella Sapienza:

A chi è privo di senno ella dice: «Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza».

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SALMO Sal 33 (34)

Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo

sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore:

i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

Guardate a lui e sarete raggianti,

i vostri volti non dovranno arrossire.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,

lo salva da tutte le sue angosce. R.
L’angelo del Signore si accampa

attorno a quelli che lo temono, e li libera.

Gustate e vedete com’è buono il Signore;

beato l’uomo che in lui si rifugia. R.

Commento al filmato:è di una bellezza spettacolare il dialogo appassionato, esultante, del Corno con l’Orchestra nel tempo “Allegro”del Concerto in Re Magg di Mozart; è un canto struggente di lode al Signore, quasi a richiamare il Salmo 8: (2 O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra):

«Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino.»

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EPISTOLA 1Cor 10, 14-21

Il calice della benedizione, il pane spezzato.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Miei cari, state lontani dall’idolatria. Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:sono raccomandazioni pressanti quelle di san Paolo ai cristiani di Corinto, lo splendido “Largo-Larghetto-Largo”del Concerto di Vivaldi da “L’Estro Armonico” ne fa un racconto incalzante:

“Miei cari, state lontani dall’idolatria ……. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni.”

CANTO AL VANGELO Cfr  Gv 6, 56

Alleluia.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue,

dice il Signore, rimane in me e io in lui.

Alleluia.

 VANGELO Gv 6, 51-59

Il pane disceso dal cielo.

Lettura del Vangelo secondo Giovanni.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: nel canto dolcissimo dell’Oboe dello splendido “Largo”del Concerto in Sol Magg di Vivaldi c’è tutto l’Amore e la Tenerezza di Gesù in questo Suo Annuncio della Eucarestia:

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

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DOPO IL VANGELO Sal 12 (13), 6bc

Esulta il mio cuore per la tua salvezza,

canto al Signore che mi da ogni bene

e inneggio all’Altissimo.

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PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, solo in Cristo, Pane di vita nuova, possiamo trovare ristoro per le nostre anime: con la certezza di essere esauditi, eleviamo le nostre suppliche.

Ascoltaci, Signore.

Per la Chiesa, perché, rinvigorita dalla grazia dell’Eucaristia, sappia camminare lungo la strada indicata dal Signore: preghiamo. R.

Per gli Oratori della nostra Diocesi, perché siano sempre autentici luoghi di incontro, di condivisione e di crescita nella fede e nella carità: preghiamo. R.

Per i seminaristi e i loro educatori: sappiano conformarsi sempre più a Cristo, buon Pastore, spendendo la vita per i fratelli: preghiamo. R.

Per noi, perché, riconoscendo nel dono del Signore la fonte della nostra stessa vita, siamo nel mondo testimoni grati e gioiosi del primato dell’amore di Dio: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

La tua Chiesa si allieti, o Padre, delle grazie che copiosamente le doni; si conservi fedele a Cristo Signore e meriti di condividere la gloria eterna con lui, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Guarda con bontà, o Dio forte ed eterno, a questo rito sacrificale; accogli i doni posti sul santo altare e con cuore generoso benedici i tuoi figli. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta renderti grazie e innalzare a te l’inno di benedizione e di lode, Dio onnipotente ed eterno.

Tu hai creato il mondo nella varietà dei tuoi elementi, hai disposto l’avvicendarsi dei tempi e delle stagioni e all’uomo, fatto a tua immagine, hai affidato le meraviglie dell’universo perché, fedele interprete dei tuoi disegni, esercitasse il dominio su ogni creatura e nelle tue opere glorificasse te, Creatore e Padre, per Cristo Signore nostro.

In lui il cielo e la terra, gli angeli e i santi cantano con voce unanime la tua gloria:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Cfr  Sal 7, 2

Dio, mio Signore, in te mi rifugio;

salvami da chi mi perseguita e liberami.

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PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Gli angeli stanno intorno all’altare

e Cristo porge il Pane dei santi

e il Calice di vita a remissione dei peccati.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, che ci hai chiamato a celebrare nella concordia la cena del tuo Figlio, ricolmaci della sua carità perché ci serbiamo tutti uniti col vincolo dell’amore in lui che ci ha reso fratelli, e vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. 

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.

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