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51 – 6a Domenica dopo il Martirio (ambr. C)

ArteMusicaPoesia

51 – 6a Domenica dopo il Martirio (ambr. C)

Elia con la Vedova di Sarepta

VI DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

Anno C Rito Ambrosiano

Chi spera nel Signore, non resta deluso

Introduzione

«Chi accoglie uno solo di questi piccoli nel mio nome, accoglie me, dice il Signore»: la liturgia di questa Domenica rinnova l’invito a rendere la nostra testimonianza nella carità. La testimonianza del credente deve vivere della stessa carità di Gesù, riconoscendo il primato di Dio nell’amore: solo dall’accoglienza del suo amore può nascere in noi la disponibilità al servizio dei fratelli. Questo impegno è segno del nostro desiderio di incontrare il Signore, attraverso una vita buona, fondata sul Vangelo. La fede «è un dono che Dio offre a tutti gli uomini […]: è Dio che prende l’iniziativa e ci viene incontro; e così la fede è una risposta con la quale noi lo accogliamo come fondamento stabile della nostra vita. È un dono che trasforma l’esistenza, perché ci fa entrare nella stessa visione di Gesù, il quale opera in noi e ci apre all’amore verso Dio e verso gli altri» (Benedetto XVI).

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Lc 24, 13b. 36-48

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.

In quello stesso giorno, mentre gli Undici e gli altri che erano con loro parlavano di queste cose, il Signore Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:le note solenni, struggenti dell’Orchestra in questo bellissimo “Largo alla Siciliana” da “Feuerwerksmusik” di Händel raccontano fedelmente l’Amore e la delicatezza di Gesù che si mostra, risorto, agli “undici” increduli e apre loro la mente per comprendere le Scritture.

«Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

MESSA NEL GIORNO RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 94 (95), 6-7a

Venite, adoriamo:

prostriamoci a colui che ci ha creato

perché è nostro Signore e nostro Dio.

ATTO PENITENZIALE

cTu, Figlio di Dio, che sei il difensore dei poveri: Kyrie, eléison.                                       Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che sei il rifugio dei deboli: Kyrie, eléison.                                                Kyrie, eléison.

Tu, Figlio unigenito del Padre, che sei la speranza dei peccatori: Kyrie, eléison.                    Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

commento al filmato: con una commovente religiosità, il Coro della stupenda “Chorale”di Bach, intona il Canto all’Ingresso di questa Liturgia:

Venite, adoriamo: prostriamoci a colui che ci ha creato perché è nostro Signore e nostro Dio.

pace, serenità, contemplazione, fiducia, sono emozioni che proviamo nell’ascolto del dolcissimo “Andante Molto” dal Concerto in Sol min di Vivaldi, le melodie ineffabili del Violino solista, accompagnate dal “Pizzicato” degli Archi, ci introducono nella supplica dell’Atto Penitenziale:

Fratelli carissimi, chiamati a testimoniare la nostra fede, purifichiamo il nostro cuore e riconosciamoci tutti peccatori, perché alla debolezza e alla fragilità della nostra condizione umana suppliscano il perdono e l’infinita misericordia di Dio.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

Commento al filmato:grande è l’emozione che suscitano in noi le note impetuose, trascinanti dell’Organo del Concerto di Bach tratto da un Concerto de L’Estro Armonico di Vivaldi – è uno stupendo canto di Lode al Creatore dell’Universo, cui fanno da sfondo le stupende immagini del“Giudizio Universale”di Beato Angelico e di De Vos, e in chiusura il “Paradiso”di Saraceni:

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà.

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ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Effòndi, o Padre, il tuo Spirito rinnovatore sul popolo dei credenti perché, giustificàti e salvàti dalla sua grazia, attendiamo con sincera speranza l’eredità del regno promesso. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen. 

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA 1Re 17, 6-16

Elia, ospitato dalla vedova di Sarepta.

Lettura del primo libro dei Re.

In quei giorni. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.

Dopo alcuni giorni il torrente si seccò, perché non era piovuto sulla terra. Fu rivolta a lui la parola del Signore: «Àlzati, va’ a Sarepta di Sidone; ecco, io là ho dato ordine a una vedova di sostenerti». Egli si alzò e andò a Sarepta. Arrivato alla porta della città, ecco una vedova che raccoglieva legna. La chiamò e le disse: «Prendimi un po’ d’acqua in un vaso, perché io possa bere». Mentre quella andava a prenderla, le gridò: «Per favore, prendimi anche un pezzo di pane». Quella rispose: «Per la vita del Signore, tuo Dio, non ho nulla di cotto, ma solo un pugno di farina nella giara e un po’ d’olio nell’orcio; ora raccolgo due pezzi di legna, dopo andrò a prepararla per me e per mio figlio: la mangeremo e poi moriremo». Elia le disse: «Non temere; va’ a fare come hai detto. Prima però prepara una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne preparerai per te e per tuo figlio, poiché così dice il Signore, Dio d’Israele: “La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”». Quella andò e fece come aveva detto Elia; poi mangiarono lei, lui e la casa di lei per diversi giorni. La farina della giara non venne meno e l’orcio dell’olio non diminuì, secondo la parola che il Signore aveva pronunciato per mezzo di Elia.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: è di una bellezza senza tempo questo “Larghetto”  dal Concerto in La Magg di Bach, il canto dolcissimo del Pianoforte, con il Contrappunto dell’Orchestra racconta l’emozionante vicenda del miracolo operato da Elia per la Vedova di Sarepta

“La farina della giara non si esaurirà e l’orcio dell’olio non diminuirà fino al giorno in cui il Signore manderà la pioggia sulla faccia della terra”»

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SALMO  Sal 4

Chi spera nel Signore, non resta deluso.

Quando t’invoco, rispondimi, Dio della mia giustizia! Nell’angoscia mi hai dato sollievo; pietà di me, ascolta la mia preghiera. Sappiatelo: il Signore fa prodigi per il suo fedele; il Signore mi ascolta quando ti invoco. R.

Tremate e più non peccate, nel silenzio, sul vostro letto, esaminate il vostro cuore. Offrite sacrifici legittimi e confidate nel Signore. R.
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene, se da noi, Signore, è fuggita la luce del tuo volto?». Hai messo più gioia nel mio cuore di quanta ne diano a loro grano e vino in abbondanza. R.

Commento al filmato: nella meditazione di questo salmo, viviamo uno straordinario caleidoscopio di emozioni marcate dalla superba bellezza dei tempi “Largo” “Allegro”del Concerto in Re di Vivaldi; nella prima parte del salmo, le note dolcissime, struggenti della Ghitarra (Liuto), con il sommesso accompagnamento dell’Orchestra, cantano una supplica ardente:

2 Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia: dalle angosce mi hai liberato; pietà di me, ascolta la mia preghiera.

Nella seconda parte del salmo, le note della Ghitarra (Liuto), si fanno gioiose, esultanti e cantano con l’accompagnamento dell’Orchestra – a ritmo di danza – lo straordinario emozionante messaggio conclusivo dello splendido Salmo 4:

«Chi ci farà vedere il bene?». Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto. 8   Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento.

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EPISTOLA Eb 13, 1-8

Praticate l’ospitalità.

Lettera agli Ebrei.

Fratelli, l’amore fraterno resti saldo. Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli. Ricordatevi dei carcerati, come se foste loro compagni di carcere, e di quelli che sono maltrattati, perché anche voi avete un corpo. Il matrimonio sia rispettato da tutti e il letto nuziale sia senza macchia. I fornicatori e gli adùlteri saranno giudicati da Dio.

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò. Così possiamo dire con fiducia:

Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura.

Che cosa può farmi l’uomo?

Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunciato la parola di Dio. Considerando attentamente l’esito finale della loro vita, imitatene la fede. Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e per sempre!

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: nello spettacolare “Allegro Molto” della Sonata in Do min di Johannes Brahms, le note esultanti del Pianoforte mettono nel nostro cuore una confidenza gioiosa nell’aiuto del Signore:

La vostra condotta sia senza avarizia; accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: Non ti lascerò e non ti abbandonerò.Così possiamo dire con fiducia:

Il Signore è il mio aiuto, non avrò paura. Che cosa può farmi l’uomo?

CANTO AL VANGELO Cfr  Mc 9, 37

Alleluia.

Chi accoglie uno solo di questi piccoli nel mio nome, accoglie me, dice il Signore.

Alleluia.

VANGELO Mt 10, 40-42

Chi accoglie voi accoglie me.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto. Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: è un canto dolcissimo, emozionante, quello dell’Oboe, con il sommesso accompagnamento dell’Orchestra, nel luminoso “Largo”del Concerto in La min di Vivaldi, le sue note toccanti, si dipanano in melodie ineffabili cantano la tenerezza delle parole di Gesù:

Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».

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DOPO IL VANGELO Cfr  Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira;

sii clemente verso le colpe del tuo popolo,

come giurasti su te stesso, o Dio.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, a Dio, principio di ogni giustizia, che sempre ascolta le preghiere dei suoi figli, leviamo fiduciosi le nostre suppliche.

Ascoltaci, Signore.

Per la Chiesa, perché abbia a cuore la causa dei più deboli e sappia donare speranza e conforto a quanti si sentono abbandonati e oppressi: preghiamo. R.

Per i giovani: nella ricerca di ciò che è buono, nobile e giusto, ti affidino ogni desiderio e speranza di libertà: preghiamo. R.

Per ciascuno di noi, perché, nel suo piccolo, sappia offrire accoglienza, comprensione e solidarietà ai fratelli che vivono nella povertà, nella sofferenza e nella prova: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Esaudisci, o Dio di instancabile amore, i desideri della tua Chiesa in preghiera: proteggila e confortala adesso coi doni della tua provvidenza e preparale in cielo il tesoro dell’eternità beata. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

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SUI DONI

Trasforma ed esalta, o Dio, con la tua azione santificatrice gli umili doni che adorando ti offriamo; serba il premio dell’eredità eterna a chi se ne nutrirà con animo puro. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Tu hai tanto amato il mondo e tanta pietà hai provato per noi, da mandare il tuo Unigenito come redentore a condividere interamente la nostra vita, tranne che nel peccato. Così nel tuo Figlio fatto uomo ci hai amato tutti con un amore nuovo e più alto e nella sua obbedienza a questo disegno di grazia ci hai ridonato la primitiva ricchezza che nella disobbedienza della colpa era andata perduta.

Per questa misericordia che ci ha salvato cantiamo la nostra gioia e, uniti ai cori degli angeli e dei santi, eleviamo l’inno di riconoscenza e di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 9, 2b-3

Annunzierò, o Dio, le tue gesta mirabili,

gioisco in te ed esulto,

canto inni al tuo nome, o Altissimo.

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ALLA COMUNIONE

corre la vita e i nostri giorni volgono alla fine.

Fin che c’è tempo

leviamoci a dar lode a Cristo Signore.

Teniamo accese le lampade

perché il Giudice dell’universo

sta per giudicare tutte le genti.

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DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Circonda i tuoi figli di grazia perenne, o Dio vivo e santo, e, poiché nel compimento del rito arcano e sublime ci siamo nutriti di Cristo, vittima di salvezza, donaci di condividere il nostro eterno destino nella patria del cielo, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. 

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.

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