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11 Novembre 2024 Solennità di Cristo Re (ambr. b)

ArteMusicaPoesia

11 Novembre 2024 Solennità di Cristo Re (ambr. b)

Cefalu – Cristo Pantocratore

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO

Anno B Rito Ambrosiano

Ultima Domenica dell’Anno Liturgico

Introduzione

«Io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me»: è la promessa del Signore che illumina la liturgia di questa ultima Domenica dell’anno liturgico. La signoria di Cristo non si fonda sulla violenza e sull’oppressione, ma sul dono totale di sé: egli «umiliò sé stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce». La sua regalità non può essere misurata secondo i criteri umani del potere politico ed economico, ma solo sull’«amore che soffre per noi e con noi» (Benedetto XVI). Sulla croce si manifesta la gloria del Signore e l’amore diventa il segno del suo dono di vita: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso». Davanti alla croce di Gesù non possiamo che riconoscere la nostra fragilità e il nostro peccato, perché solo davanti alla croce può nascere e crescere la nostra fede e il desiderio di essere accolti e guariti dall’abbraccio d’amore del Signore: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno».

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

Vangelo della Risurrezione(Lc 24, 1-8)

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.

Il primo giorno della settimana, al mattino presto esse si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:il gioioso dialogo, quasi a ritmo di danza, della Tromba con l’Orchestra nel Concerto di Vivaldi, racconta con toni esultanti l’annuncio della Risurrezione, dato dall’Angelo alle Donne che erano venute al Sepolcro con Aromi per ungere il corpo di Gesù:

«Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto.»

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO

Ap 5, 12; 1, 6

L’Agnello che è stato immolato è degno di ricevere potenza e gloria divina, fortezza e onore.

A lui la lode e il dominio nei secoli dei secoli.

ATTO PENITENZIALE

Fratelli e sorelle carissimi, il Signore Gesù ci invita alla mensa del suo sacrificio redentore e ci rende partecipi del suo dono di grazia: con speranza e fiducia, manifestiamo il nostro sincero pentimento e invochiamo la sua infinita misericordia.

Tu che sei re dell’universo e ti sei fatto obbediente fino alla morte di croce:

Kyrie, eléison.

Tu che hai voluto essere innalzato da terra per attirarci a te:

Kyrie, eléison.

Tu che possiedi l’unico nome che la nostra speranza può invocare:

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen. 

Commento al filmato:lo stupendo “Kyrie Eleison” di Vivaldi, ci accompagna con il canto spiegato del Coro dentro questo Atto Penitenziale carico di Speranza e di esultanza per la Risurrezione insieme alle stupende immagini della “Adorazione di Gesù” di Andrea della Robbia e della “Trasfigurazione” di Giovanni Bellini:

«con speranza e fiducia, manifestiamo il nostro sincero pentimento e invochiamo la sua infinita misericordia.»

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Dio onnipotente ed eterno, che hai voluto rinnovare tutte le cose in Cristo, tuo Figlio e Re dell’universo, fa’ che ogni creatura, ricondotta alla libertà della grazia, ti serva e ti lodi senza fine. Per lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA (Is 49, 1-7)

È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe; ti renderò luce delle nazioni.

Lettura del profeta Isaia.

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente, nazioni lontane; il Signore dal seno materno mi ha chiamato, fino dal grembo di mia madre ha pronunciato il mio nome. Ha reso la mia bocca come spada affilata, mi ha nascosto all’ombra della sua mano, mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Io ho risposto: «Invano ho faticato, per nulla e invano ho consumato le mie forze. Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore, la mia ricompensa presso il mio Dio». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».

Così dice il Signore, il redentore d’Israele, il suo Santo, a colui che è disprezzato, rifiutato dalle nazioni, schiavo dei potenti: «I re vedranno e si alzeranno in piedi, i prìncipi si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, del Santo d’Israele che ti ha scelto».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: è una spettacolare solennità e maestà, quella che trasmettono le note dell’Organo e dell’Orchestra nella stupefacente “Toccata, Symphony” di Charles-Marie Widor, insieme alle emozionanti immagini di “Mosè con le tavole della Legge” di Reni, “Giacobbe con le pecore di Labano”“il sogno di Giacobbe”di Ribera e, sulle impressionanti note di chiusura dell’Organo e dell’Orchestra, la grandiosa “disputa del SS.mo Sacramento”di Raffaello; queste emozioni ci fanno cantare con esultanza la profezia di Isaia:

«I re vedranno e si alzeranno in piedi, i prìncipi si prostreranno, a causa del Signore che è fedele, del Santo d’Israele che ti ha scelto».

Salmo Responsoriale (dal Salmo 21-22)

Dal legno della croce regna il Signore.

Lodate il Signore, voi suoi fedeli,

gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,

perché egli non ha disprezzato

né disdegnato l’afflizione del povero,

il proprio volto non gli ha nascosto

ma ha ascoltato il suo grido di aiuto. R.

Ricorderanno e torneranno al Signore

tutti i confini della terra;

davanti a te si prostreranno

tutte le famiglie dei popoli.

Perché del Signore è il regno:

è lui che domina sui popoli! R.

Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

annunceranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:

«Ecco l’opera del Signore!». R.

Commento al filmato:è gioioso, esultante, di straordinaria bellezza il canto del Violino solista con l’Orchestra nello splendido “Allegro” del Concerto in Do di Vivaldi; con grande emozione ci uniamo al salmista in questo Inno:

Si parlerà del Signore alla generazione che viene;

annunceranno la sua giustizia;

al popolo che nascerà diranno:

«Ecco l’opera del Signore!».

EPISTOLA (Fil 2, 5-11)

Cristo si fece obbediente fino alla morte di croce. Per questo Dio lo esaltò.

Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi.

Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:è di una bellezza stupefacente questo “Allegro” dal “Concerto Con Molti Istromenti” in Do Magg. di Vivaldi; le sue armonie gioiose, esultanti, che raccontano l’insegnamento di san Paolo ai filippesi, fanno venire alla mente le emozioni che suscita in noi il versetto 8 del salmo 4:

«Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento.»

con questa gioia cantiamo al Nome di Gesù:

«Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.»

CANTO AL VANGELO

Cfr  Gv 12, 32

Alleluia.

Io, quando sarò innalzato da terra,

attirerò tutti a me, dice il Signore.

Alleluia.

VANGELO (Lc 23, 36-43)

Gesù, ricòrdati di me, quando entrerai nel tuo regno.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Anche i soldati deridevano il Signore Gesù, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:le note veementi, frenetiche, dello spettacolare “Allegro” del Concerto in Re min di Vivaldi, cantano con toni drammatici la derisione dei soldati sotto la Croce: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso»-nei versetti successivi, il Pianoforte dello splendido “Chiarina” da “Carnaval op. 9” di Robert Schumann, canta con toni appasionati, struggenti, la conversione del “buon Ladrone”:

«Gesù, ricòrdati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

DOPO IL VANGELO

Ave, Re nostro, che solo avesti pietà dei nostri errori: obbediente al volere del Padre, ti lasciasti condurre sulla croce come agnello mansueto destinato al sacrificio. A te sia gloria, osanna, trionfo e vittoria, a te la più splendente corona di lode e di onore.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, con cuore umile e fiducioso, leviamo le nostre suppliche a Cristo, Signore e Salvatore, che regna glorioso dal trono della croce.

Venga il tuo Regno, Signore!

Per la Chiesa: aprendosi al dialogo, all’accoglienza e al confronto, sia segno concreto del tuo amore: preghiamo. R.

Per la Caritas diocesana: adoperandosi per il bene comune, sappia offrire risposte concrete alle diverse forme di povertà e precarietà sociale e lavorativa: preghiamo. R.

Per tutti i genitori che in questo periodo devono scegliere la scuola per i propri figli: siano tolti gli ostacoli economici e sociali per una scelta libera e consapevole: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Signore Gesù Cristo, che, immolandoti sull’altare della croce hai dato vita e salvezza al genere umano, ispira a quanti sono avvolti nelle tenebre del peccato e dell’errore di cercare in te la luce vera e la vita e di adorarti come unico re, che vivi e regni nei secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accetta, o Padre, questo sacrificio di riconciliazione; e conceda a tutti i popoli il dono dell’unità e della pace lo stesso Cristo, tuo Figlio, che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, renderti grazie, Padre santo, Dio di infinita grandezza.

Tu con gioiosa effusione di grazia hai consacrato sacerdote eterno e re dell’universo il tuo unico Figlio, Gesù Cristo, perché, sacrificando sé stesso sull’altare della croce come vittima immacolata di pace, portasse a compimento il mistero della nostra salvezza e, costituito Signore di tutte le creature, presentasse a te, Dio altissimo e immenso, un regno universale ed eterno: regno di santità e di grazia, regno di giustizia, di amore e di pace.

Noi oggi contempliamo la gloria del nostro Redentore che, assiso alla tua destra, con te è sovrano del mondo, e, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo l’inno della lode perenne:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE

Sal 88 (89), 12. 15a

A te, o Signore, appartengono i cieli e la terra,

tu hai fatto il mondo e tutte le creature;

il tuo trono riposa sulla giustizia.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Sal 28 (29), 10b, 11b

Sta sul suo trono il Signore, regna in eterno

e benedice il suo popolo nella pace.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, nostro Padre, che ci hai nutrito con il pane della vita immortale, fa’ che obbediamo con gioia a Cristo, Signore dell’universo, per regnare anche noi un giorno nella gloria senza fine, con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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