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12 Agosto 2024 12a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)

ArteMusicaPoesia

12 Agosto 2024 12a Domenica dopo Pentecoste (ambr. b)

Vincent Van Gogh – Seminatore al tramonto

XII DOMENICA DOPO PENTECOSTE Anno B

Rito Ambrosiano

Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia

 Introduzione

«Il regno dei cieli è vicino, dice il Signore; convertitevi e credete nel Vangelo»: è l’annuncio al centro della liturgia di questa Domenica. La vicenda dell’Israele di Dio – in cui è descritta la storia di ogni uomo – pur passando attraverso il dramma dell’esilio e della schiavitù, diviene storia di salvezza, perché illuminata e guidata da Dio stesso. La speranza, che la sua promessa può suscitare, deve innanzitutto essere accolta, per poter crescere in noi. Ancora una volta, la liturgia è invito a riconoscere l’importanza della nostra libertà di fronte all’iniziativa gratuita di Dio. Il suo richiamo alla conversione e all’accoglienza della sua Parola non viene meno, così come la sua volontà di salvarci, ma è necessario riconoscere anche la nostra responsabilità, affinché la buona notizia del Vangelo possa entrare nelle nostre case e nella nostra vita.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 21, 1-14

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

Dopo questi fatti, il Signore Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:dopo la breve introduzione del Coro nello splendido brano iniziale dal “Beatus Vir” di Vivaldi, le note emozionanti delle due Trombe in dialogo con l’Orchestra del Concerto in Do di Vivaldi, descrivono con toni solenni, maestosi, la terza manifestazione di Gesù Risorto ai Suoi Discepoli con il profetico invito a gettare le reti:

«Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Is 63, 7

Ricorderò l’amore di Dio dandogli lode per tutti i suoi doni, per i beni senza numero che ci ha elargito, grazie alla sua misericordia che non ha fine.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, con fiducia riconosciamoci peccatori e bisognosi del perdono del Signore, perché possiamo partecipare ai santi misteri con un cuore e una vita rinnovati.

Tu che sei venuto nel mondo per salvarci: Kyrie eleison.                                                   Kyrie eleison.

Tu che sei venuto a cercare chi era perduto: Kyrie eleison.                                               Kyrie eleison.

Tu che sei venuto a fare di noi il tuo popolo santo: Kyrie eleison.                                              Kyrie eleison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato:le note sognanti, dolenti, adoranti, del Pianoforte di questa delicata “Sinfonia” in Sol min di Bach, cantano con armonie dolcissime la supplica del Kyrie:

«Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.»

Una luce particolare a questa preghiera, la danno le stupende immagini di “Cristo e l’Emorroissa” di Paolo Veronese, il “Salvator Mundi” di Antonello da Messina e di Previtali, e “Ascensione” di Giotto

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Rendici, o Padre, attenti e docili alla voce interiore dello Spirito perché ogni nostra parola concordi con la tua verità, e ogni atto si conformi al tuo divino volere. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Ger 25, 1-13

Geremia preannuncia i settant’anni di cattività babilonese.

Lettura del profeta Geremia.

In quei giorni. Questa parola fu rivolta a Geremia per tutto il popolo di Giuda nel quarto anno del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè nel primo anno del regno di Nabucodònosor, re di Babilonia. Il profeta Geremia l’annunciò a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme dicendo: «Dall’anno tredicesimo del regno di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, fino ad oggi sono ventitré anni che mi è stata rivolta la parola del Signore e io ho parlato a voi con premura e insistenza, ma voi non avete ascoltato. Il Signore vi ha inviato con assidua premura tutti i suoi servi, i profeti, ma voi non avete ascoltato e non avete prestato orecchio per ascoltare quando vi diceva: “Ognuno abbandoni la sua condotta perversa e le sue opere malvagie; allora potrete abitare nella terra che il Signore ha dato a voi e ai vostri padri dai tempi antichi e per sempre. Non seguite altri dèi per servirli e adorarli e non provocatemi con le opere delle vostre mani e io non vi farò del male. Ma voi non mi avete ascoltato – oracolo del Signore – e mi avete provocato con l’opera delle vostre mani per vostra disgrazia”.

Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, ecco, manderò a prendere tutte le tribù del settentrione – oracolo del Signore – e Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo, e li farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne. Farò cessare in mezzo a loro i canti di gioia e di allegria, il canto dello sposo e della sposa, il rumore della mola e il lume della lampada. Tutta questa regione sarà distrutta e desolata e queste genti serviranno il re di Babilonia per settanta anni. Quando saranno compiuti i settanta anni, punirò per i loro delitti il re di Babilonia e quel popolo – oracolo del Signore –, punirò il paese dei Caldei e lo ridurrò a una desolazione perenne. Manderò dunque a effetto su questo paese tutte le parole che ho pronunciato a suo riguardo, tutto quanto è scritto in questo libro, ciò che Geremia aveva profetizzato contro tutte le nazioni.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note maestose, solenni, a tratti frenetiche dell’Organo nella spettacolare “Toccata” da. Toccata Adagio e Fuga” in Do M di Bach, raccontano minacciose la profezia di Geremia che preannuncia la prigionia di Israele:

«Per questo dice il Signore degli eserciti: Poiché non avete ascoltato le mie parole, ecco, manderò a prendere tutte le tribù del settentrione – oracolo del Signore – e Nabucodònosor re di Babilonia, mio servo, e li farò venire contro questo paese, contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni confinanti, voterò costoro allo sterminio e li ridurrò a oggetto di orrore, a scherno e a obbrobrio perenne.»

SALMO  Sal 136 (137)

Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia.

Lungo i fiumi di Babilonia,

là sedevamo e piangevamo

ricordandoci di Sion.

Ai salici di quella terra

appendemmo le nostre cetre. R.

Là ci chiedevano parole di canto

coloro che ci avevano deportato,

allegre canzoni, i nostri oppressori:

«Cantateci canti di Sion!». R.

Come cantare i canti del Signore

in terra straniera?

Se mi dimentico di te, Gerusalemme,

si dimentichi di me la mia destra. R.

Commento al filmato: in questo splendido dolcissimo “Andante” del Concerto i Mi min di Vivaldi, il Fagotto, con le sue note calde, struggenti, canta la nostalgia del Popolo di Israele ridotto in schiavitù:

Come cantare i canti del Signore

in terra straniera?

Se mi dimentico di te, Gerusalemme,

si dimentichi di me la mia destra

EPISTOLA Rm 11, 25-32

La chiamata di Dio è irrevocabile.

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Non voglio che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto:

Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l’empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati.

Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili! Come voi un tempo siete stati disobbedienti a Dio e ora avete ottenuto misericordia a motivo della loro disobbedienza, così anch’essi ora sono diventati disobbedienti a motivo della misericordia da voi ricevuta, perché anch’essi ottengano misericordia. Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti!

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:le note esultanti della Tromba nello splendido “Allegro” del Concerto in Sol min di Vivaldi cantano l’annuncio della Salvezza, contenuto in questa appassionata esortazione di san Paolo ai Romani, quando il Signore «toglierà l’empietà da Giacobbe»:

«Non voglio che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate presuntuosi: l’ostinazione di una parte d’Israele è in atto fino a quando non saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come sta scritto: Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l’empietà da Giacobbe. Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati.»

 

CANTO AL VANGELO Cfr  Mc 1, 15

Alleluia.

Il regno dei cieli è vicino, dice il Signore;

convertitevi e credete nel Vangelo.

Alleluia.

VANGELO Mt 10, 5b-15

I Dodici, inviati alle pecore perdute d’Israele.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù inviò i Dodici, ordinando loro: «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:il Violino e il Clavicembalo di questo affascinante “Andante” della Sonata in Fa Magg di Mozart, cantano con armonie struggenti, dolcissime, l’Amore e la Tenerezza di Gesù nelle Sue parole di raccomandazione per la missione affidata ai discepoli:

«Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».

DOPO IL VANGELO Cfr  Es 32, 12-13

Signore, cessi la tua ira;

sii clemente verso le colpe del tuo popolo,

come giurasti su te stesso, o Dio.

 PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, al Padre, che dona consolazione e salvezza, rivolgiamo con fede le nostre suppliche.

Ascoltaci, Padre buono.

Per la Chiesa: fedele alla sua missione, continui a seminare nei cuori il seme della tua Parola che converte e dona salvezza, ti preghiamo. R.

Per le famiglie: sappiano vivere ogni giorno quell’amore immenso di cui sono segno vivo, ti preghiamo. R.

Per noi: grati del dono ricevuto, sappiamo trasmettere ai fratelli la gioia dell’incontro con Cristo, tuo Figlio, ti preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

Contro ogni tentazione di orgoglio, donaci, o Dio, la sapienza dell’umiltà; non abbandonarci ai calcoli incerti degli accorgimenti umani, ma serbaci nella protezione della tua provvidenza che non delude. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

 LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accogli benevolmente i nostri doni, o Padre di misericordia, trasformali con la tua azione santificatrice e rendili per noi segno efficace di salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio di infinita potenza.

Nel giorno del Signore tu riunisci i credenti a celebrare per la loro salvezza il mistero pasquale. Così ci illumini con la parola di vita e, radunàti in una sola famiglia, ci fai commensali alla cena di Cristo. Per questo dono di grazia e di gioia noi rinasciamo a più viva speranza e, nell’attesa del ritorno del Salvatore, siamo stimolàti ad aprirci ai nostri fratelli con amore operoso.

Esultando con tutta la Chiesa eleviamo a te, o Padre, unico immenso Dio col Figlio e con lo Spirito santo, l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 42 (43), 4ab. 5

Salirò all’altare di Dio, al Dio che dona la gioia senza tramonto. Perché ti rattristi e turbi, anima mia? Spera in Dio perché confido solo in lui, mio Salvatore e mio Dio.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Ti lodiamo, Signore onnipotente, glorioso re di tutto l’universo. Ti benedicono gli angeli e gli arcangeli, ti lodano i profeti con gli apostoli. Noi ti lodiamo, o Cristo, a te prostrati, che venisti a redimere i peccati. Noi ti invochiamo, o grande Redentore, che il Padre ci mandò come Pastore.

Tu sei il Figlio di Dio, tu il Messia che nacque dalla vergine Maria. Dal tuo prezioso sangue inebriati, fa’ che siam da ogni colpa liberati.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Padre santo e buono, che ci hai chiamato alla gioia del tuo convito, fa’ che sempre desideriamo questo nutrimento divino che è principio in noi della vita più vera. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

 Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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