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14 Ottobre 2024 7a Domenica dopo il Martirio (ambr. b)

ArteMusicaPoesia

14 Ottobre 2024 7a Domenica dopo il Martirio (ambr. b)

Vincent Van Gogh – Seminatore al tramonto

VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI

IL PRECURSORE

Anno B Rito Ambrosiano

Il Signore custodisce la vita del suo popolo

Introduzione

Nelle parabole del Regno, al centro della liturgia di questa Domenica, è descritto il mistero della Chiesa che vive nel mondo. «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma il suo nemico seminò della zizzania in mezzo al grano»: il buon seme spesso cresce in mezzo alla zizzania, ma per combattere quest’ultima non si può rischiare di compromettere l’intero raccolto. Allo stesso modo, la presenza del male non è in vista della nostra rovina, ma della salvezza offerta dal Signore, che supera ogni previsione e ogni desiderio o azione contraria. Radunàti in una sola famiglia attorno all’altare, siamo quindi chiamati a riconoscere il primato della misericordia di Dio, che soccorre ogni nostra debolezza, custodisce la nostra stessa vita e la accompagna verso l’incontro con Lui nella gioia del Regno.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 19-23

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne il Signore Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:la cascata gioiosa di note dell’Orchestra nella splendida “Sinfonia – Allegro” dal “Saul” di Händel, illumina di una luce intensa il delicato episodio della prima apparizione di Gesù Risorto ai Suoi Discepoli con il dono dello Spirito:

«Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 26 (27), 1

Il Signore è la mia luce e la mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore difende la mia vita: di chi avrò paura?

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù ci rende partecipi del suo amore che salva e ci invita alla conversione: con fede, umiliamoci pentiti dinanzi a Lui e riconosciamo i nostri peccati.

Tu che sei venuto a chiamare i peccatori e a salvare i contriti di cuore:

Kyrie, eléison.

Tu che custodisci il tuo popolo e raduni i tuoi figli dispersi:

Kyrie, eléison.

Tu che ravvivi in noi l’attesa del tuo Regno:

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato:le note commoventi, intense, del Pianoforte nella “Sarabande” dalla Suite in Mi M di Bach, ci trasportano con il cuore in questa preghiera fiduciosa:

«Carissimi, il Signore Gesù ci rende partecipi del suo amore che salva e ci invita alla conversione: con fede, umiliamoci pentiti dinanzi a Lui e riconosciamo i nostri peccati.»

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Il tuo Figlio unigenito, o Dio vivo e santo, che totalmente condivide con noi l’umana natura, sta davanti a te, come pontefice eterno; per la forza della sua mediazione effondi su noi la tua pietà inesauribile e fa’ che ci uniamo un giorno nel canto della lode perenne a lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Is 43, 10-21

Io sono il Signore, il creatore d’Israele: il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi. Faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia.

Lettura del profeta Isaia.

«Voi siete i miei testimoni – oracolo del Signore – e il mio servo, che io mi sono scelto, perché mi conosciate e crediate in me e comprendiate che sono io. Prima di me non fu formato alcun dio né dopo ce ne sarà. Io, io sono il Signore, fuori di me non c’è salvatore. Io ho annunciato e ho salvato, mi sono fatto sentire e non c’era tra voi alcun dio straniero. Voi siete miei testimoni – oracolo del Signore – e io sono Dio, sempre il medesimo dall’eternità. Nessuno può sottrarre nulla al mio potere: chi può cambiare quanto io faccio?». Così dice il Signore, vostro redentore, il Santo d’Israele: «Per amore vostro l’ho mandato contro Babilonia e farò cadere tutte le loro spranghe, e, quanto ai Caldei, muterò i loro clamori in lutto. Io sono il Signore, il vostro Santo, il creatore d’Israele, il vostro re». Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, che fece uscire carri e cavalli, esercito ed eroi a un tempo; essi giacciono morti, mai più si rialzeranno, si spensero come un lucignolo, sono estinti: «Non ricordate più le cose passate, non pensate più alle cose antiche! Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa. Mi glorificheranno le bestie selvatiche, sciacalli e struzzi, perché avrò fornito acqua al deserto, fiumi alla steppa, per dissetare il mio popolo, il mio eletto. Il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: con una cascata di note entusiasmanti, avvincenti, l’Organo dello spettacolare “Allegro”del Concerto in La min di Bach trascritto da “L’Estro Armonico” di Vivaldi, canta con toni solenni la profezia di Isaia:

«Io sono il Signore, il creatore d’Israele: il popolo che io ho plasmato per me celebrerà le mie lodi. Faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia.»

Salmo Responsoriale  (dal Salmo 120-121)

Il Signore custodisce la vita del suo popolo.

Alzo gli occhi verso i monti:

da dove mi verrà l’aiuto?

Il mio aiuto viene dal Signore:

egli ha fatto cielo e terra. R.

Non lascerà vacillare il tuo piede,

non si addormenterà, non prenderà sonno

il custode d’Israele.

Il Signore è il tuo custode,

il Signore è la tua ombra

e sta alla tua destra. R.

Di giorno non ti colpirà il sole,

né la luna di notte.

Il Signore ti custodirà da ogni male:

egli custodirà la tua vita.

Il Signore ti custodirà quando esci e quanto entri,

da ora e per sempre. R.

Commento al filmato:le note calde, profonde del Fagotto nello splendido “Allegro: Piano Sempre”del Concerto in La min di Vivaldi, in dialogo con l’Orchestra, cantano con il salmista l’Inno fiducioso del Responsoriale Il Signore custodisce la vita del suo popolo tratto dal salmo 121-121:

«Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra.»

EPISTOLA 1Cor 3, 6-13

C’è chi pianta e chi irriga, ma è Dio che fa crescere.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.

Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un saggio architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo. E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia, l’opera di ciascuno sarà ben visibile: infatti quel giorno la farà conoscere, perché con il fuoco si manifesterà, e il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:  i quqttro Violini solisti e il Violoncello dello stupendo, emozionante “Allegro”del Concerto di Vivaldi, cantano con esultanza questo annuncio di san Paolo ai cristiani di Corinto:

«Fratelli, io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio.»

CANTO AL VANGELO Cfr  Gc  5, 7-8

Alleluia.

Come l’agricoltore aspetta con costanza il frutto della terra, così anche voi siate costanti, aspettando il frutto della parola.

Alleluia.

VANGELO Mt 13, 24-43

Le parabole del regno: il buon seme e la zizzania; il granellino di senapa; il lievito.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Il Signore Gesù espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro: “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio granaio”».

Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo. Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami».

Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se non con parabole, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: Aprirò la mia bocca con parabole, proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo.

Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo». Ed egli rispose: «Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo. Il campo è il mondo e il seme buono sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:è stupendo, maestoso, questo “Allegro” dalla Suite in Re Magg di Bach che “racconta” «Le parabole del regno: il buon seme e la zizzania; il granellino di senapa; il lievito.» – la musica si chiude con straordinaria solennità sull’insegnamento finale di Gesù ai suoi discepoli:

«La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli. Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!». 

DOPO IL VANGELO  Cfr  Sal 67 (68), 6b. 7a. 36b

Dio regna nel suo santuario. Egli, che ci raccoglie nella sua casa come figli uniti e concordi, darà forza e vigore al suo popolo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, eleviamo al Signore la preghiera di lode e presentiamo, con fiducia, le nostre suppliche.

Ascoltaci, Signore. 

Per la Chiesa: guidata dallo Spirito, doni al mondo il «lievito nuovo» del tuo Regno, ti preghiamo. 

Per l’Azione Cattolica diocesana: rinnovando il proprio volto missionario, sia testimone della vita buona del Vangelo per la costruzione di un nuovo umanesimo, ti preghiamo. 

Per ciascuno di noi: sappiamo crescere nella fede, per portare i frutti di opere buone, che la tua Parola sa suscitare, ti preghiamo. R

(Altre intenzioni) 

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

La tua misericordia, o Dio, ci sostenga nella fatica e nell’impegno dell’esistenza che dividiamo con i nostri fratelli e doni a tutti la gioia di riconoscerti sempre come creatore e come padre. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE8

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accogli benignamente, o Dio, queste offerte e ascolta la nostra preghiera: il popolo dei credenti, radunato nell’unità del sacrificio che celebriamo, cresca nella partecipazione alla salvezza e nella gioia dell’amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esprimerti, Dio onnipotente e misericordioso, la nostra riconoscenza di figli e rinnovare fedelmente la memoria dell’opera compiuta per noi da Cristo Signore, mentre celebriamo il mistero del nostro riscatto. Egli ha spezzato le catene dell’antica oppressione, morendo ha distrutto la morte e con la sua risurrezione ci ha chiamato a partecipare all’eredità della vita divina. Per lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto; al loro canto concedi, o Padre, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Gv 17, 11b

Padre santo, conserva nel tuo nome coloro che mi hai dato: che siano una cosa sola come noi lo siamo.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Gli angeli circondano adoranti l’altare e i sacerdoti consacrano il corpo e il sangue di Cristo, cantando gioiosi: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli».

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio forte ed eterno, concedi a chi ha celebrato con fede il mistero della salvezza di proseguirne l’annunzio e l’efficacia nell’operosità della vita. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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