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12 Novembre 2023 1a Domenica di Avvento (ambr. a)

ArteMusicaPoesia

12 Novembre 2023 1a Domenica di Avvento (ambr. a)

Giotto – Noli me tangere

I DOMENICA DI AVVENTO Anno B

Rito Ambrosiano

La venuta del Signore

Introduzione

Con il Tempo di Avvento si apre il cammino di un nuovo anno liturgico. «Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi»: è la preghiera che nasce dall’ascolto della parola di Dio e ci richiama al dovere della vigilanza, perché «come un lampo da oriente a occidente, sarà il ritorno del Figlio dell’uomo». La liturgia, attraverso un linguaggio impegnativo, è invito a non fuggire dalle difficoltà e dalle situazioni di profonda precarietà dell’esistenza quotidiana, per camminare con rinnovata speranza incontro al Signore che viene. «Dopo quella tribolazione le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi e con grande potenza e gloria»: la venuta del Signore non deve suscitare smarrimento i timore, ma il desiderio e l’impegno di orientare a lui tutta la nostra vita, riconoscendo la sua presenza e accogliendo il suo amore che salva. Per questo, facendo memoria della «sua prima venuta nell’umiltà della carne», chiediamo di poter «ottenere, in pienezza di luce, i beni promessi che ora osiamo sperare, vigilando nell’attesa».

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Mc 16,9-16

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Marco.

Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, il Signore Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.

Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.

Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo grazie a Dio!

Commento al filmato: l’Oboe, il Fagotto e gli Archi del Concerto in Sol Magg di Vivaldi, cantano con toni narrativi, gioiosi, le prime manifestazioni di Gesù risorto prima a Maria di Màgdala, poi ai due discepoli sulla strada di Emmaus, infine agli Undici mentre erano a tavola, con il mandato ad evangelizzare il mondo intero: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato».

MESSA NEL GIORNO RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal  24 (25), 5. 3b

A te elevo il mio animo, Signore, 

confido in te, mio Dio. 

Che io non resti deluso! 

I miei nemici non mi scherniranno, 

non è confuso chi confida in te.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, rinnovando la nostra totale adesione al Signore riconosciamoci peccatori, perché alla povertà del nostro cuore supplisca il perdono della sua infinita misericordia.

Tu, Figlio di Dio, che conosci e comprendi le nostre debolezze: Kyrie, eléison.                       Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo, che continui a visitarci con la grazia del tuo Spirito: Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Tu, Figlio primogenito del Padre, che verrai un giorno a giudicare le nostre opere: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

Commento al filmato:le note commoventi, intense,del Pianoforte della “Sarabande” dalla Suite in Mi M di Bach, ci trasportano con il cuore in questa preghiera fiduciosa: «accogliamo l’invito del Signore e disponiamoci al pentimento, per essere meno indegni di accostarci alla sua mensa.»

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio misericordioso, che nel tuo Unigenito ci hai fatto rinascere creature nuove, guarda all’opera del tuo grande amore e rendici puri da ogni macchia di peccato, nell’attesa del tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Is 24, 16b-23

Impallidirà il sole perché il Signore regna sul monte Sion.

Lettura del profeta Isaia.

Io dico: «Guai a me! Guai a me! Ohimè!». I perfidi agiscono perfidamente, i perfidi operano con perfidia. Terrore, fossa e laccio ti sovrastano, o abitante della terra. Avverrà che chi fugge al grido di terrore cadrà nella fossa, chi risale dalla fossa sarà preso nel laccio, poiché cateratte dall’alto si aprono e si scuotono le fondamenta della terra. A pezzi andrà la terra, in frantumi si ridurrà la terra, rovinosamente crollerà la terra. La terra barcollerà come un ubriaco, vacillerà come una tenda; peserà su di essa la sua iniquità, cadrà e non si rialzerà. Avverrà che in quel giorno il Signore punirà in alto l’esercito di lassù e in terra i re della terra. Saranno senza scampo incarcerati, come un prigioniero in una prigione sotterranea, saranno rinchiusi in un carcere e dopo lungo tempo saranno puniti. Arrossirà la luna, impallidirà il sole, perché il Signore degli eserciti regna sul monte Sion e a Gerusalemme, e davanti ai suoi anziani risplende la sua gloria.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note concitate, minacciose, dell’Orchestra nei due brani – il “Finale-Presto”dalla Sinfonia in Fa min “La Passione” di Haydn prima e poi  il tempo “Allegro Molto” dal Concerto in Sol min di Vivaldi – descrivono la terribile profezia di Isaia con lo sfondo di immagini apocalittiche, sino all’ultimo versetto della Gloria di Dio: «Arrossirà la luna, impallidirà il sole, perché il Signore degli eserciti regna sul monte Sion e a Gerusalemme, e davanti ai suoi anziani risplende la sua gloria.»

SALMO Sal 79 (80)

Fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.

Signore, Dio degli eserciti,

fino a quando fremerai di sdegno

contro le preghiere del tuo popolo? R.

Tu ci nutri con pane di lacrime,

ci fai bere lacrime in abbondanza.

Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,

e i nostri nemici ridono di noi. R.

Dio degli eserciti, ritorna!

Guarda dal cielo e vedi

e visita questa vigna,

proteggi quello che la tua destra ha piantato,

il figlio dell’uomo che per te hai reso forte. R.

Da te mai più ci allontaneremo,

facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.

Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo,

fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi. R.

Commento al filmato: il Responsoriale «Fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.»tratto dal Salmo 79/80 è, nello stesso tempo una supplica, un inno di lode e di contemplazione; lo stupendo “Andante e spiccato” dal Concerto in Re min di Alessandro Marcello, con le note ritmate dell’Orchestra e quelle appassionate, dolcissime dell’Oboe, lo illuminano di una luce straordinaria e ci fanno cantare con il Salmista: «Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Signore, Dio degli eserciti, fa’ che ritorniamo, fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.»

EPISTOLA 1Cor 15, 22-28

L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, come in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. È necessario infatti che egli regni finché non abbia postotutti i nemici sotto i suoi piedi. L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:l’Oboe, il Fagotto e gli Archi dello spettacolare “Andante Molto” dal Concerto in Sol Magg di Vivaldi, cantano con toni di gioia, di esultanzae anche di contemplazione l’insegnamento dell’Apostolo ai cristiani dio Corinto: «E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.»

CANTO AL VANGELO

Alleluia.

Iddio verrà e si farà vedere;

il nostro Dio non tarderà a venire.

Alleluia.

VANGELO Mc 13, 1-27

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

Gloria a te, o Signore 

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». Gesù gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta».

Mentre stava sul monte degli Ulivi, seduto di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in disparte: «Di’ a noi: quando accadranno queste cose e quale sarà il segno quando tutte queste cose staranno per compiersi?».

Gesù si mise a dire loro: «Badate che nessuno v’inganni! Molti verranno nel mio nome, dicendo: “Sono io”, e trarranno molti in inganno. E quando sentirete di guerre e di rumori di guerre, non allarmatevi; deve avvenire, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in diversi luoghi e vi saranno carestie: questo è l’inizio dei dolori.

Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe e comparirete davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro. Ma prima è necessario che il Vangelo sia proclamato a tutte le nazioni. E quando vi condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi prima di quello che direte, ma dite ciò che in quell’ora vi sarà dato: perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Il fratello farà morire il fratello, il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.

Quando vedrete l’abominio della devastazionepresente là dove non è lecito – chi legge, comprenda –, allora quelli che si trovano nella Giudea fuggano sui monti, chi si trova sulla terrazza non scenda e non entri a prendere qualcosa nella sua casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che allattano!

Pregate che ciò non accada d’inverno; perché quelli saranno giorni di tribolazione, quale non vi è mai stata dall’inizio della creazione, fatta da Dio, fino ad ora, e mai più vi sarà. E se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessuno si salverebbe. Ma, grazie agli eletti che egli si è scelto, ha abbreviato quei giorni.

Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui; ecco, è là”, voi non credeteci; perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare, se possibile, gli eletti. Voi, però, fate attenzione! Io vi ho predetto tutto. In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cielisaranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubicon grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:due sono i brani musicali che accompagnano la lettura di questo passo del Vangelo in cui Gesù predice agli apostoli i terribili eventi eventi che dovranno segnare il futuro della Sua Chiesa sino al trionfo finale «Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria.»– I due Violini, la Viola da gamba e gli Archi del “Adagio e Spiccato” dal Concerto in Sol min di Vivaldi descrivono con toni impetuosi, concitati, la predizione della distruzione del Tempio: «Vedi queste grandi costruzioni? Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non venga distrutta»e poi uno scenario di guerre, terremoti e carestie: «Si solleverà infatti nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in diversi luoghi e vi saranno carestie: questo è l’inizio dei dolori»; l’Organo del “Preludio e Fuga” in Do di Bach, descrive con grande potenza espressiva le persecuzioni che dovranno venire sino ai terrificanti fenomeni che precederanno la gloriosa venuta del Figlio dell’Uomo: «il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.»

DOPO IL VANGELO Cfr  Mt 24, 27; 25, 13; 26, 41

Come un lampo da oriente a occidente, 

tale sarà il ritorno del Figlio dell’uomo. 

Vegliate tutti e pregate: 

non sapete il giorno né l’ora, 

quando il nostro Signore 

metterà fine al mondo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, con la certezza di essere esauditi, rivolgiamo le nostre implorazioni a Cristo, Sole di giustizia che mai vedrà tramonto, perché, al suo ritorno nella gloria, ci trovi vigilanti nella preghiera e pronti ad accoglierlo.

Vieni, Signore, Gesù!

Per le comunità di rito ambrosiano, che oggi iniziano il cammino dell’Avvento: ti preghiamo. R

Per il mondo intero, provato dall’odio, dall’ingiustizia e dalla violenza: ti preghiamo. R

Per le parrocchie che attendono ancora una chiesa: ti prè­ghiamo. R

Per tutti noi, raccolti in comunione di fede e di amore: ti preghiamo. R

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, risveglia la tua potenza e vieni; allontana gli assalti del male e sostieni la Chiesa che si affida alla tua misericordia. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accogli, o Dio, il sacrificio che ti offriamo perché accresca la nostra dedizione e porti a compimento la nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, renderti grazie, o Padre santo e onnipotente, per Cristo Signore nostro.

Con la sua prima venuta nell’umiltà della carne egli portò a compimento l’antica speranza e aprì il passaggio all’eterna salvezza; quando verrà di nuovo nello splendore della gloria potremo ottenere, in pienezza di luce, i beni promessi che ora osiamo sperare, vigilando nell’attesa.

Con questa fiducia, uniti ai cori degli angeli, cantiamo insieme l’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Ogni volta che mangiamo di questo pane e beviamo a questo calice annunziamo la tua morte, Signore, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Is 40, 10a. 11

Ecco, il Signore Dio 

viene con potenza. 

Come un pastore guiderà il suo gregge, 

con la sua mano radunerà gli agnelli 

e li terrà tra le sue braccia.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE Is 49, 13

Gioite, o cieli; esulta, o terra; 

gridate di gioia, o monti, 

perché il Signore consola il suo popolo 

con la sua mano radunerà gli agnelli

e ha pietà degli infelici.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Ricevuti i tuoi doni di grazia ti chiediamo, o Dio onnipotente, che cresca in noi, assidui alla tua cena, il frutto della nostra salvezza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

 Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo.

Amen.

Angelus

L’angelo del Signore portò l’annuncio a Maria,

       ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.

Ave Maria, piena di grazia…

“Ecco sono la serva del Signore.”
     “Avvenga in me secondo la tua parola.”

Ave Maria, piena di grazia…

E il verbo si fece carne.
       E venne ad abitare in mezzo a noi.

Ave Maria, piena di grazia…

Prega per noi santa madre di Dio.
Perché siamo fatti degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo. Infondi nel nostro spirito la tua grazia, o Padre, tu che, all’ annuncio dell’Angelo, ci hai rivelato l’incarnazione del tuo Figlio, per la sua passione e la sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

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