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22 Ottobre 2023 Dedicazione del Duomo (ambr. a)

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22 Ottobre 2023 Dedicazione del Duomo (ambr. a)

Duomo di Milano

DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO 

CHIESA MADRE DI TUTTI I FEDELI AMBROSIANI

III Domenica di Ottobre

Anno A Rito Ambrosiano

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

Introduzione

«Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!»: è la preghiera che illumina la liturgia di questa III Domenica di Ottobre. Nel Duomo di Milano, ogni fedele di Rito ambrosiano riconosce un segno di unità nella fede e nella propria tradizione liturgica. Questa solennità, che apre la terza e ultima sezione del Tempo dopo Pentecoste, è invito a comprendere il vero significato del tempio, segno della Chiesa che, intimamente unita a Cristo, è luogo di autentico incontro con Dio e la sua salvezza: «La mia casa sarà chiamata casa di preghiera». Celebrare con animo grato la Dedicazione del Duomo significa riscoprire le radici della propria fede: «Questo è il tempio del Signore», immagine della Chiesa viva formata dai credenti.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 24-29

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne il Signore Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato: le quattro voci degli Archi di questa splendida Fuga in Sol min trascritta per Quartetto da “il Clavicembalo ben temperato” di Bach, creano un’atmosfera di discussione concitata fra gli Apostoli, con san Tommaso che non vuole convincersi a credere senza aver visto personalmente, ma poi, davanti a Gesù che lo sollecita con tenerezza, è capace di adorazione.

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Cfr  Dt 27, 4-7

Quando avrete passato il Giordano, elevate al Signore un altare di pietre e non toccate dal ferro;

su questo altare offrirete olocausti e vittime di pace al vostro Dio.

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù ci raduna in una sola famiglia e ci accoglie alla sua mensa: con fiducia, riconosciamoci pec­catori e, manifestando il nostro sincero pentimento, invo­chiamo l’infinita misericordia di Dio.

(Pausa di silenzio) 

Tu che edifichi la tua Chiesa con «pietre vive ed elette»:  Kyrie, eléison. 

Tu che sempre guidi e accompagni il cammino della tua Chiesa: Kyrie, eléison.

Tu che doni alla tua Chiesa di essere madre sempre feconda di nuovi figli: Kyrie, eléison. 

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen.

Commento al filmato: le note calde, adoranti, del Fagotto nell’Adagio del concerto “la Notte” di Vivaldi, insieme alle stupende immagini della Nativitàdi Andrea della Robbia e della Trasfigurazionedi Giovanni Bellini, ci accompagnano nelle invocazioni del Kyrie.

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Con pietre vive ed elette tu edifichi, o Dio, alla tua gloria un tempio eterno; effondi la tua santità sulla nostra cattedrale (fuori dalla Diocesi di Milanosul duomo di Milano) e fa’ che quanti in essa (esso) invocheranno il tuo nome sperimentino il conforto della tua protezione. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Bar 3, 24-38

Quanto è grande la casa di Dio.

Lettura del profeta Baruc.

O Israele, quanto è grande la casa di Dio, quanto è esteso il luogo del suo dominio! È grande e non ha fine, è alto e non ha misura! Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi, alti di statura, esperti nella guerra; ma Dio non scelse costoro e non diede loro la via della sapienza: perirono perché non ebbero saggezza, perirono per la loro indolenza. Chi è salito al cielo e l’ha presa e l’ha fatta scendere dalle nubi? Chi ha attraversato il mare e l’ha trovata e l’ha comprata a prezzo d’oro puro? Nessuno conosce la sua via, nessuno prende a cuore il suo sentiero.

Ma colui che sa tutto, la conosce e l’ha scrutata con la sua intelligenza, colui che ha formato la terra per sempre e l’ha riempita di quadrupedi, colui che manda la luce ed essa corre, l’ha chiamata, ed essa gli ha obbedito con tremore. Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia

e hanno gioito; egli le ha chiamate ed hanno risposto: «Eccoci!», e hanno brillato di gioia per colui che le ha create. Egli è il nostro Dio, e nessun altro può essere confrontato con lui. Egli ha scoperto ogni via della sapienza e l’ha data a Giacobbe, suo servo, a Israele, suo amato. Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note gioiose, solenni, a tratti dolcissime, cantano con armonie imponenti l’inno del Profeta Baruc: «O Israele, quanto è grande la casa di Dio, quanto è esteso il luogo del suo dominio! È grande e non ha fine, è alto e non ha misura!»

SALMO  Sal 86 (87)

Di te si dicono cose gloriose, città di Dio!

«Sui monti santi egli l’ha fondata;

il Signore ama le porte di Sion

più di tutte le dimore di Giacobbe. R.

Iscriverò Raab e Babilonia

fra quelli che mi riconoscono;

ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:

là costui è nato. R.

Si dirà di Sion:

«L’uno e l’altro in essa sono nati

e lui, l’Altissimo, la mantiene salda». R.

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:

«Là costui è nato».

E danzando canteranno:

«Sono in te tutte le mie sorgenti». R.

Commento al filmato:le armonie arcane generate dall’Organo e dagli Archi dell’Orchestra Barocca in questa bellissima “Aria” di Corrette, cantano con toni gioiosi il Salmo 86 (87) del Responsoriale:

«Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! Sui monti santi egli l’ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe.»

EPISTOLA 2Tm 2, 19-22 In una casa grande non vi sono soltanto vasi d’oro

Seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo.

Carissimo, le solide fondamenta gettate da Dio resistono e portano questo sigillo: Il Signore conosce quelli che sono suoi, e ancora: Si allontani dall’iniquità chiunque invoca il nome del Signore.In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d’oro e d’argento, ma anche di legno e di argilla; alcuni per usi nobili, altri per usi spregevoli. Chi si manterrà puro da queste cose, sarà come un vaso nobile, santificato, utile al padrone di casa, pronto per ogni opera buona.

Sta’ lontano dalle passioni della gioventù; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note dolcissime, affettuosedel pianoforte di questa deliziosa “Humoreske”di Robert Schumann, narrano la grande tenerezzadi san Paolo in questa sua esortazione a Timoteo:

«Sta’ lontano dalle passioni della gioventù; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro.»

CANTO AL VANGELO Sal 146 (147), 2

Alleluia.

Il Signore ricostruisce Gerusalemme,

raduna i dispersi d’Israele.

Alleluia.

VANGELO Mt 21, 10-17

Gesù entrò nel tempio, gli si avvicinarono ciechi e storpi e li guarì.

Lettura del Vangelo secondo Matteo.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Mentre il Signore Gesù entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: «Sta scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”. Voi invece ne fate un covo di ladri».

Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono, e gli dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete mai letto: “Dalla bocca di bambini e di lattantihai tratto per te una lode?».

Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:le note drammatiche del tempo “Presto” dalla Sinfonia in Fa min “La Passione” di Haydn, narrano con ritmo frenetico l’episodio che vede Gesù scacciare i mercanti dal Tempio: «Sta scritto: “La mia casa sarà chiamata casa di preghiera”. Voi invece ne fate un covo di ladri». Il tempo “Allegro”, poi, del Concerto in Si b di Vivaldi, racconta con armonie tumultuose, come i Giudei si sdegnarono vedendo i prodigi fatti da Gesù e i fanciulli cantare «Osanna al figlio di Davide!» e la puntuale risposta di Gesù:

«Sì! Non avete mai letto: “Dalla bocca di bambini e di lattanti hai tratto per te una lode?».

DOPO IL VANGELO

Questo è il tempio del Signore, edificato dal sommo sacerdote.

Acceda il popolo al santuario e canti un canto nuovo: «Gloria a te, Signore, Dio onnipotente».

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, con cuore libero e puro, invochiamo il Signore nostro Dio e, con fede, affidiamo alle sue premure di Padre le nostre invocazioni.

Dona alla tua Chiesa pace e unità!

Per la nostra Chiesa di Milano e tutte le comunità di rito ambrosiano, perché, nell’accoglienza di ogni uomo, manifestino il volto attento e gioioso di Cristo, buon Pastore: preghiamo.R.

Per la società civile, perché si impegni nel servizio delle famiglie, dei poveri e degli emarginati: preghiamo. R.

Per tutti noi, perché, rinnovando la nostra fede in Cristo e nella sua Parola, possiamo arrivare alla piena conoscenza della verità e della giustizia: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio forte ed eterno, che vivi e operi in tutta la tua creazione, proteggi con speciale benevolenza il nostro duomo costruito secondo la tua volontà e a te dedicato; vi si infranga ogni avverso potere e lo Spirito Santo doni ai tuoi figli di offrirti il servizio di una coscienza pura e di un cuore lieto e operoso. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Da te riceviamo, o Padre, il pane e il vino che ora ti offriamo; vieni e anima con la tua santificante presenza il tempio che ci hai donato di edificare alla tua gloria e sii per noi tutti sostegno e difesa in ogni momento della nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.

Il Signore Gesù ha reso partecipe la sua Chiesa della sovranità sul mondo che tu gli hai donato e l’ha elevata alla dignità di sposa e di regina. Alla sua arcana grandezza si inchina l’universo perché ogni suo giudizio terreno è confermato nel cielo. La Chiesa è la madre di tutti i viventi, sempre più gloriosa di figli generati ogni giorno a te, o Padre, per virtù dello Spirito Santo. È la vite feconda che in tutta la terra prolunga i suoi tralci e, appoggiata all’albero della croce, si innalza al tuo regno. È la città posta sulla cima dei monti, splendida agli occhi di tutti, dove per sempre vive il suo Fondatore.

Ammirati da tanta bellezza, uniamo la nostra voce al canto che risuona nella Gerusalemme celeste e insieme con gli angeli e con i santi gioiosamente inneggiamo:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Cfr  Esd 3, 1-3

Tutto il popolo come un sol uomo

si radunò a Gerusalemme;

venne il sacerdote coi leviti

e consacrarono l’altare del Signore

per offrirvi olocausti al nostro Dio.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Cfr  1Re 9, 3

«Ho ascoltato la preghiera che mi hai rivolto

– dice il Signore -, ho consacrato questa casa che mi hai costruito e vi porrò il mio nome per sempre».

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

Il popolo a te consacrato, o Dio vivo e vero, ottenga i frutti e la gioia della tua benedizione e, poiché ha celebrato questo rito festoso, ne riceva i doni spirituali. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. 

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

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