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15 Ottobre 2023 7a Domenica dopo il Martirio (ambr. a)

ArteMusicaPoesia

15 Ottobre 2023 7a Domenica dopo il Martirio (ambr. a)

Vincent Van Gogh – Seminatore al tramonto

VII DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

Anno A Rito Ambrosiano

Il popolo di Dio ascolta la sua voce

Giornata diocesana dell’Azione Cattolica

Introduzione

Nelle parabole del Regno, al centro della liturgia di questa Domenica, è descritto il mistero della Chiesa che vive nel mondo. «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma il suo nemico seminò della zizzania in mezzo al grano»: il buon seme spesso cresce in mezzo alla zizzania, ma per combattere quest’ultima non si può rischiare di compromettere l’intero raccolto. Allo stesso modo, la presenza del male non è in vista della nostra rovina, ma della salvezza offerta dal Signore, che supera ogni previsione e ogni desiderio o azione contraria. Radunàti in una sola famiglia attorno all’altare, siamo quindi chiamati a riconoscere il primato della misericordia di Dio, che soccorre ogni nostra debolezza, custodisce la nostra stessa vita e la accompagna verso l’incontro con Lui nella gioia del Regno.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE Gv 20, 19-23

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Giovanni.

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne il Signore Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato: la cascata gioiosa di note dell’Orchestra nella splendida “Sinfonia – Allegro” dal “Saul” di Händel, illumina di una luce intensa il delicato episodio della prima apparizione di Gesù Risorto ai Suoi Discepoli con il dono dello Spirito:

«Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

MESSA NEL GIORNO RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 26 (27), 1

Il Signore è la mia luce e la mia salvezza:

di chi avrò timore?

Il Signore difende la mia vita:

di chi avrò paura?

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù ci chiede di aprirci all’ascolto della sua Parola e ci invita alla sua mensa: con fiducia, rico­nosciamoci peccatori e bisognosi di perdono, perché la par­tecipazione a questa celebrazione sciolga la durezza del no­stro cuore.

(Pausa di silenzio) 

Tu che spargi con larghezza il seme della tua Parola: Kyrie, eléison.                             Kyrie, eléison.

Tu che ci inviti a lasciarci coinvolgere trasformare dalla tua Parola: Kyrie, eléison.    Kyrie, eléison.

Tu che porti frutto con abbondanza in quanti sanno accogliere la tua Parola: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati ci conduca alla vita eterna. Amen.

Commento al filmato: lo stupendo “KyrieEleison” di Vivaldi, ci accompagna con il canto spiegato del Coro dentro questo Atto Penitenziale carico di Speranza insieme alle stupende immagini della “Adorazione di Gesù”e della “Trasfigurazione”

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Il tuo Figlio unigenito, o Dio vivo e santo, che totalmente condivide con noi l’umana natura, sta davanti a te, come pontefice eterno; per la forza della sua mediazione effondi su noi la tua pietà inesauribile e fa’ che ci uniamo un giorno nel canto della lode perenne a lui, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA Is 65, 8-12

Ho chiamato e non avete risposto, ho parlato e non avete udito.

Lettura del profeta Isaia.

Dice il Signore: «Come quando si trova succo in un grappolo, si dice: “Non distruggetelo, perché qui c’è una benedizione”, così io farò per amore dei miei servi, per non distruggere ogni cosa.

Io farò uscire una discendenza da Giacobbe, da Giuda un erede dei miei monti. I miei eletti ne saranno i padroni e i miei servi vi abiteranno.

Saron diventerà un pascolo di greggi, la valle di Acor un recinto per armenti, per il mio popolo che mi ricercherà. Ma voi, che avete abbandonato il Signore, dimentichi del mio santo monte, che preparate una tavola per Gad e riempite per Menì la coppa di vino, io vi destino alla spada; tutti vi curverete alla strage, perché ho chiamato e non avete risposto, ho parlato e non avete udito.

Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che non gradisco, l’avete scelto».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le due Trombe del Concerto in Do di Vivaldi, con note solenni, maestose, e l’accompagnamento cadenzato dell’Orchestra, raccontano con armonie emozionanti la Profezia di Isaia: «Ho chiamato e non avete risposto, ho parlato e non avete udito.»; le note concitate delle Trombe e dell’Orchestra chiudono il brano sull’ultimo versetto:

«Avete fatto ciò che è male ai miei occhi, ciò che non gradisco, l’avete scelto».

SALMO Sal 80 (81)

Il popolo di Dio ascolta la sua voce.

«Ascolta, popolo mio:

“Non ci sia in mezzo a te un dio estraneo

e non prostrarti a un dio straniero.

Sono io il Signore, tuo Dio,

che ti ha fatto salire dal paese d’Egitto”. R.

Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,

Israele non mi ha obbedito:

l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore.

Seguano pure i loro progetti! R.

Se il mio popolo mi ascoltasse!

Se Israele camminasse per le mie vie!

Lo nutrirei con fiore di frumento,

lo sazierei con miele dalla roccia». R.

Commento al filmato: le note dolenti della Tromba nel tempo “Lento” del Concerto di Vivaldi, raccontano con armonie struggenti le parole dell’amarezza di Dio per il tradimento del Suo Popolo: «Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito: l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore»; poi le note impetuose dell’Orchestra nel tempo “Allegro” del Concerto in Re min di Vivaldi, raccontano con toni accesi cosa farebbe Dio se il Suo Popolo lo ascoltasse:

«Se Israele camminasse per le mie vie! Lo nutrirei con fiore di frumento, lo sazierei con miele dalla roccia».

EPISTOLA 1Cor 9, 7-12

Abbiamo seminato in voi beni spirituali.

Prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi.

Fratelli, chi mai presta servizio militare a proprie spese? Chi pianta una vigna senza mangiarne il frutto? Chi fa pascolare un gregge senza cibarsi del latte del gregge? Io non dico questo da un punto di vista umano; è la Legge che dice così. Nella legge di Mosè infatti sta scritto: Non metterai la museruola al bue che trebbia. Forse Dio si prende cura dei buoi? Oppure lo dice proprio per noi? Certamente fu scritto per noi. Poiché colui che ara, deve arare sperando, e colui che trebbia, trebbiare nella speranza di avere la sua parte. Se noi abbiamo seminato in voi beni spirituali, è forse gran cosa se raccoglieremo beni materiali? Se altri hanno tale diritto su di voi, noi non l’abbiamo di più? Noi però non abbiamo voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non mettere ostacoli al vangelo di Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: nelle note appassionate ora dolcissime, ora impetuose del Pianoforte di questo “Étude en Forme de Canon Pour Piano À Pédalier”di Robert Schumann, ci sembra di vivere i medesimi sentimenti di san Paolo nella sua esortazione ai Corinzi:

«Noi però non abbiamo voluto servirci di questo diritto, ma tutto sopportiamo per non mettere ostacoli al vangelo di Cristo.»

CANTO AL VANGELO Cfr  Lc 8, 11b; Mt 13, 44b; Gv 5, 24d

Alleluia.

Il seme è la parola di Dio e il seminatore è Cristo:

chiunque trova lui, ha la vita eterna.

Alleluia.

VANGELO Mc 13, 3b-23

La parabola del seminatore. Pur udendo, non ascoltano.

Lettura del Vangelo secondo Marco.

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno. Chi ha orecchi, ascolti».

Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!

Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!

Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. Ogni volta che uno ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada. Quello che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie subito con gioia, ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno. Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto. Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:gli Archi di questo splendido “Rondò” dal Sestetto di Brahms, “raccontano” con armonie affascinanti la Parabola del Seminatore e conferiscono una Luce particolare all’ammonimento di Gesù: «Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile»; nel finale, poi, le note drammatiche degli archi, cantano con toni appassionati la spiegazione di Gesù ai discepoli:

«Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende; questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».

DOPO IL VANGELO Cfr  Sal 67 (68), 6b. 7a. 36b

Dio regna nel suo santuario.

Egli, che ci raccoglie nella sua casa

come figli uniti e concordi,

darà forza e vigore al suo popolo.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, riconoscenti per i doni del Signore, ele­viamo, con fiducia e speranza, le nostre suppliche.

Ascoltaci, Signore, Padre buono. 

Per la Chiesa: sappia annunciare a ogni uomo la tua Paro­la che salva, ti preghiamo. R.

Per il mondo intero: progredisca nella tua conoscenza e nel tuo amore di Padre, ti preghiamo. R.

Per l’Azione Cattolica diocesana: rinnovando il proprio volto missionario sia, in ogni ambiente di vita, richiamo alla verità del Vangelo, ti preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

La tua misericordia, o Dio, ci sostenga nella fatica e nell’impegno dell’esistenza che dividiamo con i nostri fratelli e doni a tutti la gioia di riconoscerti sempre come creatore e come padre. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Accogli benignamente, o Dio, queste offerte e ascolta la nostra preghiera: il popolo dei credenti, radunato nell’unità del sacrificio che celebriamo, cresca nella partecipazione alla salvezza e nella gioia dell’amore fraterno. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esprimerti, Dio onnipotente e misericordioso, la nostra riconoscenza di figli e rinnovare fedelmente la memoria dell’opera compiuta per noi da Cristo Signore, mentre celebriamo il mistero del nostro riscatto.

Egli ha spezzato le catene dell’antica oppressione, morendo ha distrutto la morte e con la sua risurrezione ci ha chiamato a partecipare all’eredità della vita divina.

Per lui si allietano gli angeli e nell’eternità adorano la gloria del tuo volto; al loro canto concedi, o Padre, che si uniscano le nostre umili voci nell’inno di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Gv 17, 11b

Padre santo, conserva nel tuo nome

coloro che mi hai dato:

che siano una cosa sola come noi lo siamo.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Gli angeli circondano adoranti l’altare e i sacerdoti consacrano il corpo e il sangue di Cristo, cantando gioiosi: «Gloria a Dio nell’alto dei cieli».

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio forte ed eterno, concedi a chi ha celebrato con fede il mistero della salvezza di proseguirne l’annunzio e l’efficacia nell’operosità della vita. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. 

Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.

Amen.

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