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30 Settembre 2024 5a Domenica dopo il Martirio (ambr. b)

ArteMusicaPoesia

30 Settembre 2024 5a Domenica dopo il Martirio (ambr. b)

Teofilo Patini – Buon samaritano

V DOMENICA DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

Anno B Rito Ambrosiano

Beato chi cammina nella legge del Signore

Introduzione

«Pienezza della Legge è la carità»: è il cuore della liturgia di questa V Domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore. La novità che nasce dall’insegnamento del Signore chiede di essere accolta e testimoniata nella nostra vita. «Fa’ questo e vivrai»: è l’invito che è rivolto a ciascuno in questa celebrazione, perché l’amore è possibile, non si riduce a sogno o ideale, ma è azione e parola che chiama a coinvolgersi in un impegno radicale, diventando comunione con Dio. «Ereditare la vita eterna» significa innanzitutto riconoscersi bisognosi dell’amore e della «compassione», che il Signore dimostra con la sua vicinanza a ogni uomo, e imitare questa sua carità. Egli stesso, come «buon samaritano», si china sulle nostre ferite, si prende cura di noi, e ci invita a seguire il suo esempio.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE (Lc 24, 13-35)

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.

In quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, e conversavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Mentre conversavano e discutevano insieme, il Signore Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano impediti a riconoscerlo. Ed egli disse loro: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli rispose: «Solo tu sei forestiero a Gerusalemme! Non sai ciò che vi è accaduto in questi giorni?». Domandò loro: «Che cosa?». Gli risposero: «Ciò che riguarda Gesù, il Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i capi dei sacerdoti e le nostre autorità lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e lo hanno crocifisso. Noi speravamo che egli fosse colui che avrebbe liberato Israele; con tutto ciò, sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati alla tomba e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto». Disse loro: «Stolti e lenti di cuore a credere in tutto ciò che hanno detto i profeti! Non bisognava che il Cristo patisse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?». E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.

Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: «Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto». Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista. Ed essi dissero l’un l’altro: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?». Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: «Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!». Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo Grazie a Dio!

Commento al filmato:lo stupendo dialogo fra i due Violini, la Viola, il Violoncello e il Clarinetto nel Quintetto di Mozart, ci introduce in un atmosfera di contemplazione dell’episodio in cui Gesù, con immensa tenerezza e rispetto, si manifesta ai due discepoli che, amareggiati e delusi, si incamminano verso Emmaus; quando si fa riconoscere allo spezzare del pane per poi scomparire alla loro vista, i discepoli fanno ritorno a Gerusalemme pieni di gioia:

«Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?»

le note gioiose del Pianoforte nella splendida “Bourrée” in La min da “English Suite” di Bach descrivono il ritorno dei discepoli a Gerusalemme ansiosi di trasmettere agli apostoli l’emozione dell’Incontro con il Risorto.

MESSA NEL GIORNO

RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 26 (27), 7-9a

Signore, ascolta la mia voce!

Di te il mio cuore ha detto: «Cerca il suo volto!».

Io cercherò il tuo volto, Signore; non ti celare mai!

ATTO PENITENZIALE

Carissimi, il Signore Gesù ha offerto la sua vita e suscita in noi «una grande e forte capacità di amare»: all’inizio di questa celebrazione, apriamo con fiducia il nostro spirito al pentimento e riconosciamoci bisognosi di perdono e salvezza.

Tu che sei inviato dal Padre per salvare i contriti di cuore:

Kyrie, eléison.

Tu che ci hai lasciato il comandamento nuovo dell’amore:

Kyrie, eléison.

Tu che ci giustifichi nella fede che opera per mezzo della carità:

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato:le note sognanti, dolenti, adoranti, del Pianoforte di questa delicata “Sinfonia” in Sol min di Bach, cantano con armonie dolcissime la supplica del Kyrie:

«Carissimi, il Signore Gesù ha offerto la sua vita e suscita in noi «una grande e forte capacità di amare»: all’inizio di questa celebrazione, apriamo con fiducia il nostro spirito al pentimento e riconosciamoci bisognosi di perdono e salvezza.»

Una luce particolare a questa preghiera, la danno le stupende immagini di “Cristo e l’Emorroissa” di Paolo Veronese, “Salvator Mundi” di Antonello da Messina e di Previtali, e “Ascensione” di Giotto

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

O Dio, che hai distrutto per sempre il regno della morte nella passione di Cristo, contro ogni pericolo di ricadere schiavi conferma in noi la grazia della tua libertà; fa’ che ci manteniamo sulla strada della giustizia perché non ci colga l’eterna condanna quando verrà a giudicarci il Redentore, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA (Dt 6, 1-9)

Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore.

Lettura del libro del Deuteronomio.

In quei giorni. Mosè disse: «Questi sono i comandi, le leggi e le norme che il Signore, vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nella terra in cui state per entrare per prenderne possesso; perché tu tema il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni. Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.

Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte».

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: l’Oboe e l’Orchestra dello spumeggiante “Allegro Molto”del Concerto in Do Magg di Vivaldi, cantano con toni esultanti, appassionati i Comandamenti di Dio che Mosè dà al Popolo di Israele:

«Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze. Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore. Li ripeterai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti troverai in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio tra gli occhi e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte».

Salmo Responsoriale (dal Salmo 118 (119))

Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via

e cammina nella legge del Signore.

Beato chi custodisce i suoi insegnamenti

e lo cerca con tutto il cuore. R.

Non commette certo ingiustizie

e cammina nelle sue vie.

Tu hai promulgato i tuoi precetti

perché siano osservati interamente.

Siano stabili le mie vie

nel custodire i tuoi decreti. R.

Non dovrò allora vergognarmi,

se avrò considerato tutti i tuoi comandi.

Ti loderò con cuore sincero,

quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.

Voglio osservare i tuoi decreti:

non abbandonarmi mai. R.

Commento al filmato: tenerezza, contemplazione, sogno, sono le emozioni che ci fanno provare le note commoventi della Ghitarra – nello splendido “Largo”del Concerto in Do di Vivaldi – , con il sommesso accompagnamento degli Archi, nel canto del Responsoriale Beato chi cammina nella legge del Signore tratto dal salmo 1187119:

«Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Beato chi custodisce i suoi insegnamenti e lo cerca con tutto il cuore.»

EPISTOLA (Rom 13, 8-14a)

Tutti i comandamenti si ricapitolano in questa parola: «Amerai il tuo prossimo come te stesso».

Lettera di san Paolo apostolo ai Romani.

Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.

E questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato:le note profonde, ritmate dei Violoncelli nello splendido Allegro” della Sonata in Mi min di Vivaldi, cantano con il Clavicembaloil severo ammonimento di san Paolo ai Romani con l’esortazione alla carità fraterna:

«Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: Non commetterai adulterio, non ucciderai, non ruberai, non desidererai, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: Amerai il tuo prossimo come te stesso. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge infatti è la carità.»

CANTO AL VANGELO Cfr  Gv 13, 34

Alleluia.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:

che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.

Alleluia.

VANGELO (Lc 10, 25-37)

Il buon Samaritano.

Lettura del Vangelo secondo Luca.

Gloria a te, o Signore

In quel tempo. Un dottore della Legge si alzò per mettere alla prova il Signore Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».

Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato:nel solenne “A tempo ordinario e staccato-Adagio”del Concerto in Si b Magg di Händel, l’Organo racconta il dialogo di Gesù con il Dottore della Legge che lo interroga «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». il dialogo si chiude, intenso, con la raccomandazione di Gesù: Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse:

«Va’ e anche tu fa’ così».

Nella seconda parte del brano di Vangelo,nello stupendo, emozionante “Alla Siciliana” del Concerto in Re min di Bach, i tre Clavicembali e gli Archi cantano con melodie ineffabili la parabola del Buon Samaritano che si chiude con il grande gesto di cura amorosa del Samaritano:

«Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”.»

DOPO IL VANGELO Sal 47 (48), 10-11

Abbiamo accolto, o Dio,

la tua misericordia in mezzo al tuo tempio.

Come il tuo nome, o Dio, così la tua lode

raggiunge i confini della terra;

di giustizia è piena la tua destra.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, animati e sostenuti dall’amore stesso del Signore, uniamoci nella preghiera di intercessione.

Signore, insegnaci ad amare!

Per la Chiesa: lo Spirito di verità susciti nei cuori il desiderio di abbandonarsi al tuo amore di Padre: preghiamo.R.

Per gli Oratori della nostra Diocesi, perché siano sempre autentici luoghi di incontro, di condivisione e di crescita nella fede e nella carità: preghiamo.R.

Per noi: nell’attenzione e nella premura verso i poveri e gli emarginati, sappiamo accoglierti e amarti: preghiamo.R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, sorgente inesauribile di ogni bene, ascolta le implorazioni dei tuoi fedeli: ci rianimi l’effusione del tuo amore paterno e ci doni di perseverare nella vita redenta. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, 

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Infondi, o Dio, nei tuoi figli una grande e forte capacità di amare perché sappiano serbarsi fedeli all’insegnamento del vangelo e possano vivere sempre nella carità e nella pace. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, esaltarti sempre, qui e in ogni luogo, Dio onnipotente e santo.

Da te riceviamo l’esistenza, la forza di agire e la grazia di vivere, e così tu dimostri ogni giorno il tuo amore di padre. Già in questa fuggevole vita ci assicuri e ci anticipi il possesso della ricchezza eterna e, donandoci le primizie dello Spirito che ha risuscitato dai morti Cristo Signore, ci serbi nella viva speranza di partecipare alla gioia senza fine.

Gioiosi per questa certezza, uniti al canto perenne degli angeli, ti eleviamo l’inno di riconoscenza e di lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 8, 2a

Quanto è grande, Signore Dio nostro,

il tuo nome su tutta la terra!

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE Cfr Gv 6, 56

«Chi mangia il mio corpo e beve il mio sangue,

rimane in me e io in lui» – dice il Signore.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio, Padre nostro, che in questo convito di grazia raduni in un solo corpo i membri della tua Chiesa, donaci di restare in comunione con Cristo nostro Capo, nella fede e nelle opere, e di ritrovarci un giorno tutti partecipi della felicità eterna con lui che vive e regna nei secoli dei secoli.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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