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3 Febbraio 2025 4a Domenica dopo l’Epifania (ambr. c)

ArteMusicaPoesia

3 Febbraio 2025 4a Domenica dopo l’Epifania (ambr. c)

Gesù da Simone il Fariseo

ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA – Anno C Rito Ambrosiano

detta «del perdono»

Introduzione

«Ma tu perché giudichi tuo fratello?». La pagina di Vangelo mostra quanto poi ribadito da san Paolo: non dobbiamo porci in atteggiamento giudicante nei confronti dei fratelli. Ci è chiesto, invece, di costruire legami di solidarietà con le persone per cercare insieme di vincere il male che c’è in noi e attorno a noi. Coscienti del nostro peccato, cerchiamo nella quotidianità dei giorni di crescere in santità di vita, sostenuti dall’esempio reciproco di chi condivide la nostra storia.

LITURGIA VIGILIARE VESPERTINA

VANGELO DELLA RISURREZIONE (Lc 24, 13a. 36-48)

Annuncio della Risurrezione del Signore Nostro Gesù Cristo secondo Luca.

In quello stesso giorno, mentre gli Undici e gli altri che erano con loro parlavano di queste cose, il Signore Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».

Cristo Signore è risorto!

Rendiamo grazie a Dio!

Commento al filmato: è un canto gioioso, esultante, quello della Tromba nello spettacolare “Allegro” del Concerto in Si b Magg di Vivaldi, le sue note maestose, solenni, annunciano:

Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme.

MESSA NEL GIORNO – RITI DI INTRODUZIONE

ALL’INGRESSO Sal 118 (119), 73. 174

Le tue mani, Signore, mi hanno plasmato;

dammi forza di intendere i tuoi precetti.

Anelo alla salvezza che viene da te

e medito la tua legge.

httpv://www.youtube.com/watch?v=7nIM74YIr7A&feature=youtu.be

ATTO PENITENZIALE

Il Signore Gesù ci invita a scoprire la ricchezza dei suoi doni; mentre lo ringraziamo, ci sentiamo chiamati alla riconciliazione per la difficoltà e la diffidenza che viviamo nei confronti del prossimo.

Tu, Figlio di Dio che sei venuto a prenderti cura dell’uomo peccatore: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Tu, Figlio unigenito del Padre che ci mostri la via della misericordia: Kyrie, eléison.            Kyrie, eléison.

Tu, Figlio dell’uomo che per mezzo dello Spirito rinnovi i cuori dei credenti: Kyrie, eléison.

Kyrie, eléison.

Dio onnipotente abbia misericordia di noi perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.

Amen.

Commento al filmato: la Liturgia di questa Domenica, si apre con una supplica tratta dal salmo 119/118, a cui segue l’Atto Penitenziale, la Tromba del dolcissimo “Andante Cantabile” nel Concerto in Si b Magg di Haydn, canta, è il caso di dirlo, con le sue note struggenti:

Le tue mani, Signore, mi hanno plasmato; dammi forza di intendere i tuoi precetti. Anelo alla salvezza che viene da te e medito la tua legge.

         

GLORIA

Gloria a Dio, nell’alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa, Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente. Signore, Figlio Unigenito, Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del padre; tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; tu che togli i peccati del mondo, accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi. Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo; nella gloria di Dio Padre. Amen.

ALL’INIZIO DELL’ASSEMBLEA LITURGICA

Preghiamo.

Custodisci la tua famiglia, o Dio, con la fedeltà del tuo amore; e sostieni sempre la fragilità della nostra esistenza con la tua grazia, unico fondamento della nostra speranza. Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

LETTURA
Lettura del libro di Giosuè 3, 14-17

In quei giorni. Quando il popolo levò le tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti portavano l’arca dell’alleanza davanti al popolo. Appena i portatori dell’arca furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si immersero al limite delle acque – il Giordano infatti è colmo fino alle sponde durante tutto il tempo della mietitura –, le acque che scorrevano da monte si fermarono e si levarono come un solo argine molto lungo a partire da Adam, la città che è dalla parte di Sartàn. Le acque che scorrevano verso il mare dell’Araba, il Mar Morto, si staccarono completamente. Così il popolo attraversò di fronte a Gerico.
I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore stettero fermi all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: è un momento solenne nella storia del Popolo di Israele: l’entrata nella Terra Promessa con l’attraversamento del Giordano, le note trionfali, della spettacolare “Marche Fur Die Arche”, di Carl Philipp Emanuel Bach, lo cantano con toni militareschi:

I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore stettero fermi all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele attraversava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il Giordano.

SALMO
Sal 113A (114)

   R.: Il Signore cammina davanti al suo popolo.

Quando Israele uscì dall’Egitto,
la casa di Giacobbe da un popolo barbaro,
Giuda divenne il suo santuario,
Israele il suo dominio. ®

Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro,
le montagne saltellarono come arieti,
le colline come agnelli di un gregge. ®

Che hai tu, mare, per fuggire,
e tu, Giordano, per volgerti indietro?
Perché voi, montagne, saltellate come arieti
e voi, colline, come agnelli di un gregge? ®

Commento al filmato: è di una bellezza e imponenza spettacolare questo “Allegro” del Concerto in Fa Magg di Vivaldi, i due Corni si scatenano in un dialogo emozionante con l’Orchestra per descrivere la Gloria del Signore che compie prodigi per la Salvezza di Israele:

Il mare vide e si ritrasse,
il Giordano si volse indietro,
le montagne saltellarono come arieti,
le colline come agnelli di un gregge.

EPISTOLA
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 2, 1-7

Fratelli, anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati, nei quali un tempo viveste, alla maniera di questo mondo, seguendo il principe delle Potenze dell’aria, quello spirito che ora opera negli uomini ribelli. Anche tutti noi, come loro, un tempo siamo vissuti nelle nostre passioni carnali seguendo le voglie della carne e dei pensieri cattivi: eravamo per natura meritevoli d’ira, come gli altri.
Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù.

Parola di Dio.

Rendiamo grazie a Dio

Commento al filmato: le note concitate, spumeggianti dell’Orchestra nello splendido “Allegro” del Concerto in Do min di Francesco Manfredini, cantano esultanti l’annuncio di san Paolo agli efesini:

Fratelli, anche voi eravate morti per le vostre colpe e i vostri peccati …… Ma Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo: per grazia siete salvati.

CANTO AL VANGELO

Cfr  1Gv 4, 16; 3, 20

Alleluia.

Noi abbiamo conosciuto e creduto l’amore che Dio ha in noi, se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Alleluia.

VANGELO
Lettura del Vangelo secondo Marco 6, 45-56

In quel tempo. Il Signore Gesù costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla. Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare. Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra. Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare, perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono. Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse. E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Parola del Signore.

Lode a te, o Cristo

Commento al filmato: nella splendida “Fuga” in Re di Bach, le quattro voci del Clavicembalo si dipanano in un dialogo intenso, struggente, per descrivere con armonie misteriose, affascinanti, l’infinita tenerezza di Gesù che si spende sino allo sfinimento anche se “il loro cuore era indurito”, e se le folle non gli lasciano nemmeno il tempo di dormire e di mangiare:

E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

DOPO IL VANGELO

Signore, tu sei nostro Padre

e noi siamo fatti da te.

Noi siamo povera argilla

plasmata dalle tue mani.

PREGHIERA UNIVERSALE

Fratelli e sorelle, col desiderio di essere solidali verso ogni persona che incontriamo sul nostro cammino, invochiamo Gesù Cristo affinché ci faccia crescere nell’amore.

Ascoltaci, Signore Gesù.

Vinci, o Signore, la nostra presunzione di essere giusti e facci crescere nella semplicità e umiltà di cuore: preghiamo. R.

La giornata della Solidarietà sia per noi tutti un monito a esercitare una costante attenzione verso coloro che vivono sofferenze nel corpo e nello spirito: preghiamo. R.

Zaccheo accoglie Gesù nella sua casa e riceve la grazia del perdono. Donaci, Signore, di vivere sempre da peccatori perdonati nella gioia di chi sperimenta il tuo volto misericordioso: preghiamo. R.

A CONCLUSIONE DELLA LITURGIA DELLA PAROLA

O Dio, che solo sei buono e fonte di ogni bontà, fa’ che alla verità del tuo sguardo non abbiamo mai ad apparire indegni e ingrati dei benefici della tua clemenza. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

LITURGIA EUCARISTICA 

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,

(Alle parole «e per opera dello Spirito Santo… si è fatto uomo», tutti si inchinano.)

e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

SUI DONI

Ti offriamo, o Padre di misericordia, il sacrificio di pace perché siano cancellate le nostre colpe, e ritrovino serenità e sicurezza i nostri cuori incerti. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

PREFAZIO

È veramente cosa buona e giusta esaltarti, o Dio di infinita potenza.

Oggi tu riunisci i credenti a celebrare per la loro salvezza il mistero pasquale. Così ci illumini con la parola di vita e, radunati in una sola famiglia, ci fai commensali alla cena di Cristo. Per questo dono di grazia e di gioia noi rinasciamo a più viva speranza e, nell’attesa del ritorno del Salvatore, siamo stimolati ad aprirci ai nostri fratelli con amore operoso. Esultando con tutta la Chiesa eleviamo a te, o Padre, unico immenso Dio col Figlio e con lo Spirito santo, l’inno della tua lode:

Santo, Santo, Santo…

ANAMNESI

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

ALLO SPEZZARE DEL PANE Sal 30 (31), 17-18a

Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo

e salvami, per la tua misericordia.

Che io non resti confuso, Signore,

perché ti ho invocato.

PADRE NOSTRO

Padre nostro che sei nei cieli,…….. 

ALLA COMUNIONE

Cfr  Is 63, 9. 16

Per amore e misericordia

tu ci hai redento, Signore.

Ci hai sorretto e fatto crescere nel tempo,

giorno dopo giorno,

perché sei il nostro Padre e Salvatore

che vivi nei secoli.

DOPO LA COMUNIONE

Preghiamo.

O Dio onnipotente, che in questa celebrazione ci hai nutrito del Pane di vita, donaci di raggiungere pienamente la salvezza di cui ci ha fatto partecipi il tuo amore infinito. Per Cristo nostro Signore.

Amen.

RITI DI CONCLUSIONE

Il Signore sia con voi.

E con il tuo Spirito. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison. Kyrie, eléison.

Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e

Spirito Santo. Amen.

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